Institute for Research on Innovation and Services for Development

Resilience - Innovation - Sustainable Development Transparency – Organization – Meritocracy

In the framework of the Urban-Rural Linkages programme of the Un-Habitat, a series of webinar has been organised; the purpose was to exchange information and learn from the efforts of different actors about the COVID-19 pandemic, in order to overcome crisis and enhance post-crisis recovery actions by bringing a focus to urban-rural linkages and integrated territorial approaches.

In particular, on 30th June 2021 the webinar have bought together thought leaders from global and regional agencies to explore Bio-Regional Territorial Approaches to Rural-Urban Integration in Combating Climate Change. The Collective Quest for Resilience.

Globalisation is a broad concept that in the last decades has succeeded in lifting hundreds of millions of people out of poverty, but recently it is being challenged; in particular, the COVID-19 pandemic has strongly demonstrated the limits of the global economy, especially in the unequal distribution of essential goods and supplies.

It is probably impossible to completely deglobalize the economy, but there is evidence that different approaches can help improve socio-economic spatial development, address resilience to combat the impacts of climate change, and provide greater urban-rural integration. Taking the European Union and the Regional Comprehensive Partnership in Asia (ASEAN) as examples, it has been demonstrated how regionalization, explored in 2020 by Schwab and Mallert in the book “COVID-19: The Great Reset”, can be the intermediate solution to a wide range of challenges, improving the socio-economic spatial development, enhancing quality of life, producing greater long-term resilience to combat climate change impacts and providing greater urban-rural integration.

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June 30th, 2021

Nell’economia nello sport, il business è andato sempre più a progredire. Basta pensare a quanti sponsor investono nelle varie competizioni e a quanto incidono i famosi ”diritti televisivi”. Le Olimpiadi, così come gli altri eventi di grande prestigio, rappresentano un’importante fonte occasione di guadagno. Nonostante lo slittamento di dodici mesi, gli organizzatori prevedono che i Giochi e le Paralimpiadi produrranno un impatto positivo sull’economia del Giappone, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2030, pari a 166,6 miliardi di euro (nella sola prefettura di Tokyo), e più di 266,6 miliardi di euro su scala nazionale, con un effetto leva sull’occupazione: 1,94 milioni di posti di lavoro, di cui 1,3 milioni solo sul distretto di Tokyo. Così come è stato calcolato, ad esempio, che le prossime Olimpiadi di Milano e Cortina 2026 porteranno 20.000 posti di lavoro e 5 miliardi di euro di valore aggiunto per l’Italia.

Lo sport in Italia vale quasi 3 miliardi di euro, con il calcio che contribuisce per l’80% assicurando ricavi per oltre 2,39 miliardi di euro in un solo anno. Un livello irraggiungibile, si pensi che tutti gli altri sport di squadra messi assieme nel nostro paese riescono a generare circa 300 milioni di euro. In un solo anno (2018) in tutta Italia sono stati organizzati 104.372 eventi calcistici, 285,9 al giorno, che hanno visto la partecipazione di 23.447.402 persone. Tutti gli altri sport di squadra, 13.118 eventi. Ancora minori il seguito e i ricavi degli sport individuali, 197.911.186 euro per 6.975 eventi. Gli “altri sport” (sotto i quali rientrano nuoto, pallanuoto e gli sport invernali) appaiono “figli di un Dio minore”: nonostante i 9.773 eventi organizzati nel 2018, il volume d’affari è stato poco più di 90 milioni di euro, a causa del gran numero di eventi a ingresso gratuito.

Secondo i dati Siae, è la Lombardia la terra degli eventi sportivi, visto che nel 2018 il fatturato dello sport è stato di 751.157.218,96 euro; segue il Piemonte con 467.073.754,21 e poi l’Emilia Romagna con 345.847.694,59 euro. Nel Sud la Campania è la regione con i maggiori ricavi proveniente dal calcio, 135,7 milioni di euro, dove si nota la forte presenza dell’indotto generato dal Napoli e dalla Salernitana.

Il giro d’affari intorno agli eventi sportivi si sviluppa in diversi modi, il primo riguarda la vendita dei biglietti per assistere di persona agli eventi, la seconda fonte di introiti sono invece i cosiddetti incassi commerciali, derivanti dalle sponsorizzazioni e dal merchandising (che conta, in genere, per il 20-35% dei ricavi delle squadre). L’ultima fonte di entrata è rappresentata dai diritti televisivi per la trasmissione degli eventi, che costituisce la nuova frontiera del business per le società sportive. Il trend vede infatti un progressivo incremento proprio dei ricavi commerciali da diritti televisivi, mentre quelli derivanti dalla vendita dei biglietti sembrano destinati a ricoprire un ruolo sempre più marginale. La capacità di generare audience televisiva rappresenta il vero business, ma il grande incremento dei canali televisivi ha creato una progressiva frammentazione. Solo i principali eventi (Olimpiadi, Mondiali di calcio, Super-bowl, tornei internazionali di tennis, ecc.) riescono a conservare telespettatori e share: questo consente ai titolari dei diritti (società sportive, organizzatori, federazioni ecc.) di avere un grande potere contrattuale.

La storia della “Superlega” di calcio, che ha attirato tanta attenzione mediatica, ne è un esempio. Le ragioni prettamente economiche, come spiegato nel comunicato con cui gli stessi club hanno annunciato la nascita del loro progetto, risiedono in un “affare” stimato in diversi miliardi di euro, che ha provocato un’avversa reazione da parte delle istituzioni, dei mass media e degli sportivi e ha fatto fallire il piano messo in atto da alcune grandi società calcistiche europee. Per inquadrare meglio il problema bisogna capire le ragioni dell’iniziativa. I dodici fondatori e promotori della Superlega sono grandi club (Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Milan, Real Madrid e Tottenham), con oltre un miliardo di debito complessivo (come Real e Barcellona), in mano a fondi privati (come il Milan) o con problemi di gestione (come l’Inter). Ma non solo: tre proprietà dei club inglesi sono americane, un’altra appartiene a un magnate russo e un’altra ancora a un trader inglese, ma residente alle Bahamas.

Pubblicato su Almanacco della Scienza CNR.

June 30th, 2021

Il numero 41/2021 di PORTUS, rivista open access di RETE – Associazione Internazionale per la Collaborazione tra Porti e Città, si propone di approfondire il tema della relazione porto-città attraverso strategie, strumenti innovativi ed iniziative finalizzate alla rigenerazione del sistema città-porto, capaci di generare impatti significativi non solo sul piano ambientale, territoriale, economico ma anche sul piano sociale e culturale.

L’ultimo numero di PORTUS, disponibile sul sito della rivista, si apre con l’editoriale del Direttore, José Luis Estrada, che sottolinea la centralità della sostenibilità ambientale nelle strategie e politiche di sviluppo delle città porto. L’idea di sviluppo sostenibile nella sua triplice dimensione – ambientale, economica e sociale – si riflette, nella sua espressione più ampia, negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite (ONU). Il documento “Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development“ contiene 17 SDGs e 169 sfide che devono servire come piano d’azione per la comunità internazionale e i governi per promuovere la prosperità e il benessere comune nei prossimi anni. Sulla stessa linea si muove l’European Green Deal promosso dalla Commissione Europea: le idee contenute in questi documenti costituiscono un quadro di riferimento fondamentale e ambizioso, con cui i porti e le città dovrebbero allinearsi, e in particolare, i loro piani strategici e modelli di sviluppo integrato, adattandosi naturalmente ai contesti specifici, rispettando le peculiarità delle diverse realtà.

Il Report “The port-city ecosystem. Visions and tools for sustainable development”, coordinato da Barbara Bonciani, Assessora al porto, integrazione porto città, università e innovazione, relazioni internazionali presso il Comune di Livorno e membro del Comitato Scientifico di RETE, e Massimo Clemente, Direttore del CNR IRISS e del Comitato Scientifico dell’Associazione, approfondisce le riflessioni sviluppate nell’ambito del 33esimo seminario internazionale RETE, tenutosi a Livorno il 15-16 ottobre 2020. Il Report analizza le tematiche connesse alla sostenibilità ambientale dei porti che spaziano dalla riduzione delle esternalità inquinanti derivanti dal traffico marittimo e dall’attività portuale, alla normativa internazionale “Marpol”, alla sfida del LGN e dell’elettrico come alternativa sostenibile, fino ai vantaggi competitivi derivanti dagli investimenti in sostenibilità ambientale e alla sfida rappresentata dalla circular economy su cui fondare una nuova visione della portualità, competitiva, ecosostenibile e condivisa. Cresce, infatti, sempre più l’interesse delle città e delle comunità urbane nei processi di sviluppo sostenibile dei porti e di integrazione porto-città, in particolare nel contesto geografico euro mediterraneo, dove le città sono ubicate in posizione di prossimità rispetto ai porti e alle relative attività industriali e commerciali.

La sezione Portrait, coordinata da Fernando Puntigliano, Professore di Logistica presso l’Università Cattolica dell’Uruguay e membro del Comitato Scientifico di RETE, descrive la storia di Montevideo – capitale e porto principale dell’Uruguay – la struttura del suo entroterra, il suo indissolubile legame con il fiume Plata, e la sfida significativa nel rapporto città-porto legata all’attuazione del più grande programma di infrastrutture nella storia del porto di Montevideo lanciato nel 2005.

Come sempre, la rivista dedica ampio spazio a tematiche relative alla relazione porto-città in diverse aree geografiche (Sezione Focus), ad iniziative internazionali quali la Biennale di Architettura 2021 “How will we live together” dal 22 maggio al 21 novembre 2021 (Sezione Spotlight) e alla recensione di monografie (Sezione Review) tra cui segnaliamo l’intervista a Beatrice Moretti, Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova, autrice di “Beyond the Port City. The Condition of Portuality and the Threshold Concept”, a cura di Benedetta Ettorre già tirocinante presso il CNR IRISS.

June 30th, 2021

Massimo Clemente, Director of Cnr-Iriss and Director of the Scientific Committee of RETE – Association for the Collaboration between Ports and Cities, invites scholars and researchers, experts and professionals to respond to the Call for papers for the Special Issue 2021 of PORTUSplus “Re-Designing the City-Port Ecosystem. The Transformative Regeneration Challenge”.

This special issue investigates the transformative capacity of regeneration efforts that re-design the city-port ecosystem, from the global to the local scale. Can they promote innovative models of resource enhancement and new systems of multi-scale relationships between city and port?

The regeneration of the city-port ecosystem needs multi-dimensional approaches to identify and re-design opportunities for change and innovation at different scales, including the local and regional level, and considering territory, landscape, infrastructure, architecture, services and products.

According to Circular Economic principles, the transformative capacity of the city-port offers a crucial lever for the re-design of regeneration approaches, reconfiguring urban, social, ecological and technological systems. In particular, among new approaches and tools, the “7 Rs” of the Circular Economy model could support the re-design of the city-port ecosystem and identify the main fields of reflection, exploring different aspects and components of transformative capacity.

The special issue welcomes both theoretical and empirical contributions. The deadline for the submission of papers is July 31, 2021.

Eds: Maria Cerreta, Associate Professor of Environmental Assessment and Evaluation at the Department of Architecture (DiARC) of the University of Naples “Federico II”, Associate to Cnr-Iriss and member of RETE Scientific Committee; Massimo Clemente, Director of Cnr-Iriss and Scientific Director of RETE, and Lisa Diedrich, Prof. of Landscape Architecture, Planning and Management at the Swedish University of Agricultural Sciences, Director of the Research Platform SLU Urban Futures, member of RETE Scientific Committee.

Per informazioni:
Massimo Clemente
Cnr – Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo
Via Cardinale Guglielmo Sanfelice 8
m.clemente@iriss.cnr.it
0812470950

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June 23rd, 2021

Si è tenuto oggi a Napoli, nell’ambito della 24esima edizione del “Borsa Mediterranea del Turismo”, il convegno organizzato da Confesercenti-Assoturismo Campania dal titolo: “La sfida del turismo di lusso per il rilancio dell’economia della Campania”.

L’evento ha rappresentato l’occasione per presentare i dati dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Iriss) del Cnr tratti dall’ultimo Rapporto sul Turismo italiano , che individuano proprio in questo segmento un possibile fattore di attrattiva e traino all’intera filiera turistica della regione.

Il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo ha introdotto il tema dell’incontro: “Nel nostro territorio le potenzialità per dare linfa a questo
segmento sono infinite. E non parlo solo delle bellezze della costiera, delle isole e legate alla storia e alla cultura dei nostri territori; il riferimento è anche alle straordinarie eccellenze nel campo della ristorazione, per le strutture alberghiere e per tutti i servizi connessi”.

Per il Cnr-Iriss era presente Antonio Coviello, ricercatore ed economista autore dello studio specifico di settore pubblicato nel XXIV Rapporto sul Turismo italiano: “Le attività connesse alla filiera turistica – ha spiegato – sono tra quelle che hanno subito gli effetti più drammatici della crisi economica con -76,3% per le attività delle agenzie di viaggio, -60,5% per il trasporto aereo, e -42,5% per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Nel periodo marzo-maggio ed in quello novembre-dicembre 2020, in particolare, circa il 90% degli esercizi ricettivi ha addirittura chiuso i battenti. “Il turismo di lusso sta assumendo un importanza crescente, nonostante la crisi provocata dalla pandemia. Grazie alla disponibilità dei “luxury travellers”, questa forma di turismo può essere intesa anche come un veicolo di sviluppo regionale e di crescita economica. “Gli acquirenti del lusso di domani sanno già cosa vogliono. Entro il 2025, la base di clienti del lusso si espanderà a 450 milioni, e l’Italia in primis, oltre la Campania, ha il dovere di cercare diintercettare questo  straordinario segmento”.

Al convegno, che ha preso spunto dallo studio presentato dall’economista e ricercatore Cnr-Iriss Antonio Coviello, ha partecipato anche l’assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci: «La Regione è al fianco degli operatori. Apprezziamo molto queste idee e le elogiamo, intendiamo inserire questa strategia nel piano turistico del 2021-22. Il turismo di lusso è un segmento limitato ma produce dei volumi sproporzionati in termini di ricchezza: è un’opportunità di traino che significa moltissimo in termini di Pil per il nostro territorio. E’ un’occasioni che dobbiamo cogliere: abbiamo aree dedicate al turismo del lusso che sono uniche al mondo; il nostro compito sarà quello di fornire opportunità organizzative e normative per favorirne gli investimenti».

Presenti al convegno anche Roberto Pagnotta, Coordinatore Assoturismo Confesercenti Campania e gli imprenditori Maurizio Marinella (il re delle cravatte, titolare di una delle più importanti e storiche botteghe napoletane), Vincenzo Politelli (ristoratore) e Sebastiano Liotta (albergatore), testimonial degli “operatori del lusso”, moderati dalla giornalista Annapaola Merone del Corriere della Sera.

Per informazioni:
Antonio Coviello
Cnr – Iriss
a.coviello@iriss.cnr.it

June 18th, 2021

Il segmento del lusso all’interno del turismo sta assumendo un trend crescente. Grazie alla disponibilità a pagare dei clienti benestanti, questa forma di turismo può essere intesa anche come un veicolo di sviluppo regionale e di crescita economica. Tuttavia, per stimolare il processo decisionale dei consumatori di lusso, è necessario attuare strategie di marketing efficaci. Come per tanti altri del settore, esso è ancora una volta in preda a grandi sconvolgimenti, generati da crescenti tensioni geopolitiche agli effetti del Covid-19. Allo stesso tempo, il viaggio di lusso è entrato in una nuova fase, in cui il consumo cospicuo sta cedendo il passo ad un consumo consapevole e “coscienzioso” e ad esperienze di viaggio più significative.

Partendo da un’analisi del mercato complessivo, lo studio presentato alla BMT indaga le principali mutazioni e opportunità di innovazione del settore turistico alla luce dell’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19 ed al conseguente blocco dei viaggi, che ha imposto il ripensamento di numerosi aspetti legati a ciascuna fase del viaggio.

Il ricercatore Antonio Coviello, co-autore del XXIV Rapporto sul Turismo italiano, ne parla nell’intervista TV rilasciata.

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June 18th, 2021

During 2021, Our World Heritage organises events and debates in order to integrate participation and dialogue into World Heritage activities. The aim is to raise awareness and gather knowledge on themes of heritage protection, support knowledge based decision-making, promote good governance and engage civil society. In this perspective, a series of 12 monthly thematic discussions are organized to address critical issues in World Heritage conservation and management. The debates will then become reports to present during the World Heritage Forum in 2022.

Significant within the CLIC project is session 20 in which innovative practices in heritage economics and heritage paradigms regarding protection and preservation will be explored. Paradigms are not exclusively about cultural and intrinsic values; rather, intrinsic values are the vehicle for achieving more general goals, to be achieved through heritage conservation. In this perspective, the debate contributes to reflecting on the role of heritage economics.

The webinar, held the 18th June 2021, has focused on innovative practices with activation of multidisciplinary techniques in each phase of the preservation process (documentation, planning, restoration, monitoring), supported by innovative models in terms of governance, partnership, funding, and decision-making. The webinar was attended by Donovan Rypkema, president of Heritage Strategies International intervening on “Beyond tourism: the other economic impacts of heritage conservation”. His speech showed the studies carried out in multiple US cities on the impacts of heritage through the measurement of investment (comparing World Heritage and non-World Heritage cities), property values, location of startups, small businesses and creative enterprises, jobs and environment. The study has shown how cultural sites and historic centres have a greater economic attractiveness with benefits on the territory, quality of life, as well as a greater willingness to pay for the user, with obvious benefits at the environmental, social and economic level. With regard to intrinsic values, studies have shown that tourism has a greater impact in places with greater heritage with intrinsic value, with the resulting economic benefits.

Alessio Re – expert in culture economics, presenting “Innovative schemes for economic investment on cultural heritage” – showed some practical examples related to the research in progress regarding cultural and economic and also management aspects to present some tools and instruments to transfer research into practice. The experiences do not concern only the cultural site but necessarily also the context, the community that re-appropriates the places to take advantage of them by increasing its quality of life. The practice regards Palazzina di caccia in Stupinigi, in which the working group tried to harmonize conservation with development, The Sikh Gurdwara in Punjab, and the Heritage & Tourism management in Azerbaijan.

Christer Gustafson, professor at Department of Art History, Conservation with a topic on “Cultural heritage and innovation, smart heritage-based development strategies” focused that the critical point for the design of actions is cultural education to heritage as an engine of development, particularly in the sense of conservation. This is true for decision makers at all levels, in particular in southern European areas. The approach is to find the points of interest, the resources available, etc., of the decision makers.

Luigi Fusco Girard – emeritus professor at University of Naples Federico II and scientific coordinator of H2020 CLIC project, with the discussion “Towards impacts assessment framework for circular “human-centred” adaptive reuse of cultural heritage”, has introduced his seminar showing how human-centred approach, circular approach and adaptive reuse converge in the CLIC project with the aim to define guidelines and solutions in terms of tools related to business models, financial and evaluation related to adaptive reuse. After the disamine of the concepts, the professor shows how, considering the human-centred paradigm and ecological circular paradigm, adaptive reuse can be considered in a systemic perspective, able to connect built, natural, human capitals, in particular through evaluation, being at the basis of the choices between change, conservation and transformation, both for current and future generations. In particular, evaluation is not to compare given alternatives but stimulate creative alternatives. Ultimately, intrinsic value can become a tool for sharing the cultural perspective, becoming the driver for circular human centred adaptive reuse. It is therefore essential to identify new evaluation tools that assess the intrinsic, instrumental and relational values linked to the systemic perspective.

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June 18th, 2021

La seduta, presieduta dai co-direttori del Master, Antonio Coviello per Cnr-Iriss e Francesca Perla prorettore Università Parthenope si è tenuta nella cornice della prestigiosa e panoramica sede universitaria di Villa Doria D’Angri, situata a Napoli in via F. Petrarca 80 (Posillipo), alla presenza dei vertici delle istituzioni organizzatrici, tra cui il Rettore dell’Università Partenope, Alberto Carotenuto, del Direttore del CNR-IRISS, Massimo Clemente, nonché dal Dirigente di ricerca CNR-IRISS, Alfonso Morvillo.

Il Master, unico nel suo genere nel panorama di settore e mirato a fornire competenze professionali distintive nel settore assicurativo e del risk management, iniziato a febbraio 2020, ha concluso le sue attività dopo che gli allievi hanno effettuato anche il periodo di stage e project work, così come previsto. Obiettivo del Master, infatti, è lo sviluppo di figure professionali con spiccata capacità innovativa, l’Insurance manager e il Risk manager, da inserire nel settore assicurativo, bancario e finanziario, nonché nelle imprese pubbliche e private, in grado di identificare, analizzare e controllare i rischi.

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June 11th, 2021

Nell’ambito del progetto Monti Picentini CiLab – Il Parco Regionale dei Monti Picentini in cammino per un Parco Circolare, del Parco Regionale dei Monti Picentini, Stefania Oppido e Stefania Ragozino hanno assunto la responsabilità scientifica per il CNR-IRISS. Il progetto rappresenta una prima opportunità per perseguire gli obiettivi definiti attraverso l’Accordo quadro per attività di collaborazione scientifica e di supporto alla didattica tra l’IRISS, il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Ente Parco Regionale dei Monti Picentini e l’Ente Riserve Naturali “Foce Sele Tanagro” e “Monti Eremita Marzano” (2020-2025), stipulato in data 15/01/2020. Congiuntamente, per il DiARC la responsabilità scientifica del progetto CiLab è stata assunta dalle prof. Maria Cerreta, associato del CNR-IRISS, e Katia Fabbricatti.

La partecipazione a Monti Picentini CiLab si inserisce nell’ambito delle attività di ricerca e di Terza missione del progetto CNR-IRISS “Disequilibri territoriali e processi di marginalizzazione. Il paesaggio come driver di rigenerazione place-based per aree interne e borghi” (Responsabile Scientifico Stefania Oppido).

Monti Picentini CiLab è risultato vincitore del Bando Misura 7 – sottomisura 7.6 – TI 7.6.1 Riqualificazione del patrimonio architettonico dei borghi rurali, nonché sensibilizzazione ambientale, Operazione A “Sensibilizzazione Ambientale” AISL GAL Irpinia Sannio Cilsi, nell’ambito del PSR Campania 2014-2020. Il progetto propone un’idea di Parco quale organismo produttivo (di valori condivisi, di sapienze, di economie, di cultura, ecc.), in cui il sistema di risorse (culturali, sociali, ambientali, economiche) possa interagire secondo un modello basato sui principi dell’Economia Circolare, attivando processi rigenerativi.

Per rendere operativa la proposta si intende utilizzare il “cammino” come metafora del processo progettuale, come modalità per conoscere direttamente i luoghi e le persone, creare affezione ai luoghi e rafforzare i legami tra le persone, costruire una profonda consapevolezza (sociale, culturale, ecologica, economica) delle specificità di ciascuna realtà che caratterizza i comuni del Parco.

In quest’ottica, il Parco si configura come un contesto di enabling teso a riconoscere e favorire i diversi processi di produttività territoriale, latenti ed emergenti, attivando e coordinando azioni inclusive, inter-scalari, e multidimensionali, tese a generare sia valori economici che valori intrinseci. A tale scopo, il progetto è strutturato secondo un approccio collaborativo, interdisciplinare e intergenerazionale, attraverso un programma di attività laboratoriali.

June 8th, 2021

Il c.MET05 – Centro Universitario Nazionale di Economia Applicata – ha istituito un premio/borsa di studio annuale rivolto a giovani studiose e studiosi (scadenza 1° luglio).

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STUART O. SCHWEITZER MEMORIAL PRIZE 2021-2022

The Italian University Center for Applied Economic Studies c.MET05, in collaboration with the Schweitzer family and in the framework of ERISP, has set up an annual price for scholars in the early stages of their career in memory of Professor Stuart O. Schweitzer. The award is open to young academics working in the field of political economy, economic policies analysis and applied economic studies.

Stuart O. Schweitzer, distinguished American professor based for several decades at UCLA, devoted his academic career to economic studies with a particular focus on health industries (biotech and pharmaceutical), innovation, and industrial policy. His studies were driven by a deep passion for research and knowledge, by a profound intellectual curiosity and by a strong openness to international experiences. In teaching and conducting research, he mentored and collaborated with young scholars across several countries and different interdisciplinary backgrounds. Professor Schweitzer spent a great deal of time in Italy, collaborated with Italian scholars, and demonstrated a special interest for the Italian economy, economic policies, and politics.

The winner will be awarded with a check of $2,500 US and up to an additional $2,500 US to cover costs related to travel, boarding, and lodging, to spend a period as a visiting scholar in a foreign university or research institution, identified by the winner themselves. During the visit, the winner should deliver at least one seminar to the local academic community.

The prize will be awarded to scholars whose research makes a theoretical contribution, is empirically rigorous, and is relevant to political economy or public policy. The selection will account for research quality, its interdisciplinary and innovative nature, and the ability of the scholar to build bridges across nations and institutions.

To be considered in the 2021 competition, candidates should send their CV and a short cover letter describing their research and travel plans to: cisp@unife.it by July, 1st.

The winner will be selected by an ad hoc committee of experts including c.MET05 fellows and a representative of the Schweitzer family.

The prize will be awarded during the annual workshop of The Italian University Center for Applied Economic Studies c.MET05. This year the Workshop will be held in Prato, Firenze, Tuscany between July,13th and July, 15th.

June 7th, 2021

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