L’UNECE ha di recente pubblicato lo studio “People-Smart Sustainable Cities“, raccomandando un approccio allo sviluppo sostenibile “basato sulle città”, che, in quanto fulcro della vita economica, sociale e culturale del mondo, possono affrontare contemporaneamente molteplici obiettivi di sostenibilità e offrire risposte più rapide e pratiche alle relative sfide. Le città sono dunque chiamate a mettere in atto un intervento di policy smart, che si traduce in un “processo continuo ed esplorativo volto a trovare soluzioni nuove e innovative e a sviluppare una cultura di governance aperta e agile che faciliti apprendimento, adattamento, creatività, innovazione e co-creazione” basato su modelli innovativi di governance, business e qualità della vita.
In questo scenario, si inserisce la Tavola Rotonda dal titolo ‘Quale futuro nel PNRR per Napoli città sostenibile’ che si terrà lunedì 12 luglio 2021 dalle 15 alle 17 presso l’aula Pessina dell’Ateneo federiciano nella sede storica di corso Umberto I. L’iniziativa, organizzata dall’ Associazione Professori Emeriti Federiciani (APEF), sarà l’occasione per approfondire i temi dell’inclusione sociale, della transizione ecologica, dell’efficacia e dell’efficienza delle politiche pubbliche locali, della partecipazione dei cittadini e degli stakeholders al governo della città, e le nuove sfide per una Napoli capitale del Mediterraneo.
In linea con il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, che recepisce gli obbiettivi dell’Agenda 2030, l’APEF – Associazione Professori Emeriti Federiciani l’opportunità di dare il proprio contributo di idee e di metodo per un futuro di Napoli “città sostenibile”.
Introduce l’incontro: Carlo Lauro
Outline degli interventi
- Edoardo Consiglio: L'”inclusione sociale” asse strategico del PNRR: i diritti di cittadinanza perduti.
- Luigi Fusco Girard: Napoli e la transizione ecologica: alcune buone pratiche europee
- Massimo Marrelli: Efficacia ed efficienza delle Politiche pubbliche locali nel PNRR
- Luigi Nicolais: “Le nuove sfide di Napoli capitale Europea del Mediterraneo”.
- Massimo Villone: La partecipazione democratica nel PNRR. Un’occasione anche per Napoli.
L’evento è organizzato in modalità mista. É previsto un numero ristretto di partecipanti in presenza per cui occorrerà prenotarsi scrivendo all’indirizzo infoapef@unina.it.
Sarà possibile assistere all’evento su YouTube.
July 9th, 2021
Il Master in “Valutazione e Pianificazione Strategica della Città e del Territorio” si propone di formare una professionalità innovativa, in grado di controllare i contributi della pianificazione e della valutazione agli strumenti di governo delle trasformazioni urbane e territoriali quali, ad esempio, i piani strategici, i programmi integrati di sviluppo locale, i programmi urbani complessi, soprattutto in vista del nuovo periodo di programmazione 2021-2027, così come i programmi e i progetti a valere sul PNRR-Recovery Fund. La nuova edizione sarà dedicata, in particolare, al tema: “Borghi, Aree Interne e Città Metropolitane”.
La figura che si intende formare, più in generale, dovrà essere in grado di fornire un apporto tecnico specialistico all’attuazione delle politiche pubbliche per lo sviluppo locale e la rigenerazione urbana, in particolare per quanto concerne la messa a punto di strumenti innovativi per la programmazione degli interventi, a valere sulle risorse, pubbliche e private, a ciò destinabili; a tal fine, il Master intende fornire anche gli elementi conoscitivi necessari per ottimizzare i flussi decisionali, gestire processi complessi e valorizzare competenze multidisciplinari.
Il Master, pertanto, si propone di fornire ai partecipanti gli strumenti logici e metodologici che consentano di: – conoscere un territorio e le principali dinamiche che lo caratterizzano, a partire dalle sue risorse, materiali e immateriali, e dalle sue criticità; – comprendere il complesso sistema di interazioni tra esseri umani (comportamenti individuali e dinamiche sociali ed economiche) e spazio fisico, naturale e costruito; – definire una strategia adatta allo specifico contesto territoriale e sociale su cui occorre intervenire, individuando anche le più opportune forme di governance e di coinvolgimento degli attori locali; – selezionare le azioni necessarie ad attuare la strategia sulla base dei criteri di efficacia, sostenibilità e fattibilità; – gestire il lavoro di gruppo con un approccio problem-solving; – individuare le fonti di finanziamento possibili a livello locale/regionale, nazionale ed europeo; – costruire un sistema di monitoraggio che accompagni l’implementazione del piano e consenta di apportare i dovuti correttivi se necessario.
Nel Comitato scientifico e nel corpo docente del Master figurano ricercatori IRISS afferenti a diversi settori disciplinari.
Il Master avrà una significativa componente applicativa che si svilupperà attraverso workshop, stages presso pubbliche amministrazioni e imprese, e l’elaborazione di una tesi finale, frutto di esperienze concrete ed in grado di intercettare la domanda espressa dai territori nei quali si opera. In considerazione delle implicazioni legate al COVID 19 e della volontà di intercettare competenze e opportunità in tutto il contesto nazionale, le lezioni frontali e parte delle esercitazioni si potranno tenere anche in modalità telematica, mentre gli stages e la tesi potranno essere sviluppate presso sedi partner della sede amministrativa, in relazione alla provenienza geografica degli iscritti.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 3 settembre 2021.
July 7th, 2021
L’azione pilota del progetto “Prima-Vera Campana: Per Un’integrazione Lavorativa Dei Cittadini Stranieri In Campania” è partita lo scorso mese di gennaio, integrata in un progetto FAMI – Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, sulla scia delle iniziative già intraprese dall’Istituto nel passato (v. il progetto SIRC – Servizi Interculturali Regione Campania).
Attraverso un approccio multi-disciplinare, che vede la partecipazione di giuristi e architetti dei servizi, e multi-culturale, grazie al coinvolgimento di figure quali mediatori culturali, l’azione di ri-progettazione della Pubblica Amministrazione punta a migliorare l’accessibilità ai locali e ai servizi dell’INPS Campania, nonché dei livelli di gestione ed erogazione di tali servizi, con un focus sulle prestazioni di cui possono usufruire i cittadini di Paesi terzi residenti nella Regione Campania. L’azione utilizza le sedi INPS coinvolte, ossia quelle di Nola e Pozzuoli, come campioni per la costruzione di un modello replicabile anche presso altre sedi INPS, nonché presso altri enti responsabili per l’erogazione di servizi pubblici (ad esempio, Aziende Sanitarie Locali).
Il progetto “Prima-vera campana”, quindi, si caratterizza per l’ampiezza dei risultati perseguiti, aspetto che poggia su due elementi metodologici. Il primo è l’utilizzo della metodologia del “service design”, che è incentrata sull’utenza e, di conseguenza, consente di adattare l’erogazione dei servizi ai bisogni reali dei fruitori. Il secondo è il metodo “training-the-trainer”, che permette di allargare il bacino dei destinatari dell’azione pilota, includendo anche i funzionari INPS che non partecipano direttamente al progetto.
I laboratori e le giornate di formazione in corso permettono di conoscere i bisogni dell’utenza straniere a di migliorare la qualità dei servizi offerti, con l’analisi quantitativa e qualitativa dell’esperienza con l’utenza straniera, realizzata tramite questionari e diari.
A partire dal prossimo mese di settembre 2021, ci si concentrerà sulle micro-relazioni, sulla mediazione-culturale, e sulla prototipazione e sul testing delle modifiche che si intendono apportare ai locali delle sedi coinvolte e alle modalità di erogazione dei servizi.
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July 7th, 2021
Interview to Maria Patrizia Vittoria, CNR-IRISS, within the Module 3, “How to reach the means for Feminists objectives?”
Q: We know that feminism is also about redistributing resources and securing practical means to claim and experiment with non-patriarchal practices. Control over this crucial material and non-material resources gives us empowerment, which is the right to determine our choices in life and influence the direction of change. In the course of our project, we have realized that many participating organizations do not have enough resources to ensure the people engagement.
How can these tools bring to a different way of understanding economy, production and resources? We have tried to reflect on this points starting from the experience of Urban Commons, which have been all around Europe a way to subtract public real estate to speculation and make it a share means of production.
To talk about these issues, today I am with Roberto Sciarelli and Maria Patrizia Vittoria, who are both components of the Observatory on the Commons in Naples, Italy. Roberto is researcher in political sciences and activist in Scugnizzo liberato in Naples, and Maria Patrizia is an economist at the CNR-IRISS.
So, Maria Patrizia, do you think that Commons are a resource for marginalized subjectivities? What kind of value do they produce?
A: Yes, I think that it is in the basic nature of these informal organizations. The open and informal accessibility to the groups is the real condition for the “good” and effective participation. Only those who informally accede to the groups can give all his/her strength to pursue the finalization of the action. Thus, these groups have the potential to include a great number of people and to succeed in reach their objectives.
Q: How do Commons entail a different organization of the production of this value?
A: It is all in the “big secret” of the real participation, the effective crucial key of the Commons’ action. It is a Commons’ value added contribution, which is currently not jet estimated. To give a market value to the participative and volunteer labor put into, for example, running the site is complicated. On the issue, there are some early proposals but not a unique and universally shared technique.
Q: How can we make this value visible?
A: It is a complex process. It entails with the making visible-the-invisible-work done. To give my personal view, I think that the more powerful analytical tool in the field is the Social Network Analysis (SNA). At the same moment, I know that the SNA is well implemented when the organization’s value chain is revealed and clear. Therefore, at a more general level, we can say that the most important think, in approaching the ‘making visible’ process is to have made a good literature survey in the specific field of Commons’ Value (CV). Only by accessing the different ideas produced about CV, one can reach the inner convincement functional for choosing the measurement techniques. For example, there is a big difference, which is evident in literature, between the Ostrom’s success concept always referred to the natural commons with respect the case of organizational efficacy and environmental adaptation implementable to the Urban commons cases. In addition, there are many differences also when we talk about the microeconomics of communities and the analysis about the role of a single common within a larger action context, for example, in urban governance matters.
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July 7th, 2021
The final conference of the Horizon 2020 project CLIC “Circular models Leveraging Investments in Cultural heritage adaptive reuse” will be held next 22-23 September, online.
The CLIC Final Conference will present the reflection conducted within CLIC on the “human-centred” circular model for circular cities and regions through cultural heritage adaptive reuse to contribute next EU Recovery and Resilience strategies, including the European Green Deal and the New European Bauhaus, and the research results onnew evaluation tools, circular governance models, circular business models and innovative financing instrumentsfor cultural heritage adaptive reuse.
The CLIC Final Conference is organised by the CNR IRISS – Institute for Research on Innovation and Services for Development, Coordinator of the project, together with other 15 European Partners from academia, local government, social and business sector.
Join the CLIC Final Conference to discover how the circular economy model can be applied to cultural heritage adaptive reuse, co-generating multiple benefits for cities and regions with local communities, and co-creating new meanings of heritage places, enhancing wellbeing, ecosystems and human health.
More info:
July 7th, 2021
15/09/2021
L’azione pilota del progetto “Prima-Vera Campana: Per Un’integrazione Lavorativa Dei Cittadini Stranieri In Campania” è partita nel mese di gennaio del 2021, integrata in un progetto FAMI – Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, sulla scia delle iniziative già intraprese dall’Istituto nel passato (v. il progetto Servizi Interculturali Regione Campania).
Attraverso un approccio multi-disciplinare, che vede la partecipazione di giuristi internazionalisti e architetti dei servizi, e multi-culturale, grazie al coinvolgimento di figure come i mediatori culturali, l’azione di ri-progettazione della Pubblica Amministrazione punta a migliorare l’accessibilità ai locali e ai servizi dell’INPS Campania, nonché dei livelli di gestione ed erogazione di tali servizi, con un focus sulle prestazioni di cui possono usufruire i cittadini di Paesi terzi residenti nella Regione Campania. L’azione utilizza le sedi INPS coinvolte, Nola e Pozzuoli, come campioni per la costruzione di un modello replicabile anche presso altre sedi INPS, nonché presso altri enti responsabili per l’erogazione di servizi pubblici (ad esempio, Aziende Sanitarie Locali).
Il progetto “Prima-vera campana”, quindi, si caratterizza per l’ampiezza dei risultati perseguiti, aspetto che poggia su due elementi metodologici. Il primo è l’utilizzo della metodologia del “service design”, che è incentrata sull’utenza e, di conseguenza, consente di adattare l’erogazione dei servizi ai bisogni reali dei fruitori. Il secondo è il metodo “training-the-trainer”, che permette di allargare il bacino dei destinatari dell’azione pilota, includendo anche i funzionari INPS che non partecipano direttamente al progetto.
I laboratori e le giornate di formazione in corso permettono di conoscere i bisogni dell’utenza straniere a di migliorare la qualità dei servizi offerti, con l’analisi quantitativa e qualitativa dell’esperienza con l’utenza straniera, realizzata tramite questionari e diari.
A partire dal prossimo mese di settembre 2021, ci si concentrerà sulle micro-relazioni, sulla mediazione-culturale, e sulla prototipazione e sul testing delle modifiche che si intendono apportare ai locali delle sedi coinvolte e alle modalità di erogazione dei servizi.
Per informazioni:
Giovanni Carlo Bruno
CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo
Via Guglielmo Sanfelice, 8 – 80134 Napoli
giovannicarlo.bruno@cnr.it
Vedi anche:
July 6th, 2021
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The Course, which took place in distance format for the second year due to the Covid-19 emergency, has gathered in an internationally-friendly environment almost 30 participants from all over the word. Countries represented included among the others: France, Germany, Romania, Switzerland and Italy in Europe; Venezuela, Brazil and Mexico, in Latin America, Nigeria in Africa, China and Japan in Asia. Enrolled participants have had the possibility to deepen the content of the UN Guiding Principles on Business and Human Rights and their implementation at national and international level, ten years after their adoption, and in particular the role of both States and private actors in this respect. Lecturers included some of the major worldwide academic experts in this area such as: Daniel Augenstein, University of Tilburg, Nadia Bernaz, Wageningen University and Research; Claire Bright, Universidade NOVA de Lisboa; Humberto Cantù Rivera, University of Monterrey, Jernej Letnar Černič New University, Ljubljana/Kranj; Jonas Grimheden, European Union Agency for Fundamental Rights (FRA); Robert McCorquodale, University of Nottingham; Tara Van Ho, University of Essex. The General Program has been supplemented by three in-depth fora devoted to some topical issues of the BHR Agenda. The first one, focusing on the process started by EU institutions towards a mandatory legislation on human rights due diligence for European companies, has hosted the lecture from Heidi Hautala, former Finnish Minister for International Development and State Ownership, Vice-President of the European Parliament and member of the Working Group on Responsible Business Conduct of the same European Parliament. The second one, dealing with the impact of Pandemic on BHR discourse, has focused the protection of human rights along the contemporary supply chains production system with the lectures of Andrea Shemberg, Global Business Initiative on Human Rights; Dominique Muller, Labour Behind the Label and Anil Yilmaz, University of Essex, under the coordination of Marco Fasciglione (CNR-IRISS). The third one, lastly, has focused on the protection of human rights in the finance sector and on the connected responsibilities of States and corporate actors, with the lectures of Tara Van Ho, University of Essex and Ledi Bianku, Strasbourg University and former Judge of the European Court of Human Rights.
Opening addresses have been made by Hon. Min. Plen. Fabrizio Petri, President of the Italian Inter-ministerial Committee for Human Rights (CIDU), while in the closing roundtable Michael Addo, University of Notre Dame, Carmen Marquez, Carrasco, University of Seville, Anita Ramasastry, UN Working Group on Business and Human Rights; Lise Smith, British Institute of International and Comparative Law have discussed the past, the present, and the future of the business human rights Agenda. The Summer School, the first in Italy entirely devoted to the business and human rights debate, is the result of the scientific collaborations with the Wageningen University and Research, the University of Milan, and Human Rights International Corner association. The Course is an output of the research activities performed by Marco Fasciglione, Co-director of the Summer School under the CNR project “CORE Corporate Human Rights and Environmental Due Diligence and the promotion of Corporate Responsibility”.
July 5th, 2021
Le Olimpiadi e gli eventi sportivi incidono in modo significativo sulle economie nazionali; in Italia quest’attività vale quasi tre miliardi di euro, l’80% dei quali provenienti dal calcio. E al primo posto è la Lombardia, seguita dal Piemonte e dall’Emilia Romagna. A farci un quadro della situazione è Antonio Coviello, economista dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Cnr.
Continua su Almanacco della Scienza CNR
July 2nd, 2021
La collaborazione fra città e porti nella fase di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è tema centrale del seminario internazionale RETE in oggetto. Alcuni degli argomenti trattati durante il seminario sono riportati in questo numero di Portus 41 a cura di Barbara Bonciani e Massimo Clemente attraverso i contributi dei relatori che hanno preso parte all’evento e sono articolati all’interno del Report in tre sezioni.
https://portusonline.org/it/category/this_issue/41/report-this-issue-41/
July 1st, 2021
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