Institute for Research on Innovation and Services for Development

Resilience - Innovation - Sustainable Development Transparency – Organization – Meritocracy

L’analisi che il Rapporto dedica agli ultimi venti anni evidenzia una significativa riduzione delle risorse pubbliche per il settore culturale, principalmente da parte delle amministrazioni territoriali – regioni, province e comuni – mentre tiene la spesa statale. A questo quadro in flessione delle risorse corrisponde una linea di tendenza della domanda non del tutto positiva. Infatti, i dati sulla fruizione culturale – cioè la dimensione interna della partecipazione dei cittadini e dei loro consumi – disegnano un andamento che, seppure in crescita nell’intero periodo, negli anni finali del ventennio considerato segna dei numerosi cali.

In venti anni di produzione legislativa, a partire dalla nascita delle Fondazioni e attraverso battute di arresto e slanci in avanti, Federculture registra la modifica delle politiche di gestione della cultura verso una maggiore autonomia, che oggi, non solo per la contingente emergenza, appare messa in discussione. Proprio su questi cambiamenti sta imprimendo un’accelerazione l’attuale fase di crisi che ha impattato molto pesantemente sulla cultura. Il settore deve fare i conti con scenari totalmente mutati e con un impossibile ritorno alla “normalità” pre-crisi, almeno nel medio periodo. Anche per le imprese della cultura è necessario, dunque, ripensare i modelli produttivi, le condizioni di sostenibilità, il rapporto con i pubblici, le modalità di offerta e fruizione di contenuti ed esperienze di visita.

Durante l’evento è intervenuto anche Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che ha spiegato come anche le grandi crisi possano trasformarsi in un’opportunità. Ha sottolineato, inoltre, quanto in Italia sia importante l’investimento in cultura, quanto l’immagine del Paese nel mondo sia legata alla sua offerta culturale e quanto siano più tristi le città con i teatri, cinema, musei, librerie chiuse. Questo ha consentito di avere risorse importanti per fronteggiare l’emergenza: nove miliardi tra misure di carattere generali, applicate ai settori di cultura e turismo, e misure invece specifiche. Per la prima volta il settore ha avuto una politica di ammortizzatori sociali, cassa integrazione per i lavoratori dipendenti e misure per i contratti intermittenti e stagionali. Misure che hanno consentito anche di censire le varietà di tipologie contrattuali esistenti e di capirne l’importanza numerica, i fatturati, i numeri delle imprese. Una mappa tuttavia ancora incompleta che avrà bisogno di interventi sulle categorie ATECO, poiché gran parte di questo settore non emerge come dovrebbe, ha spiegato Umberto Croppi, Direttore Federculture.

November 3rd, 2020

Il 30 ottobre 2020, su invito della coordinatrice Prof. Maria Cerreta, nel Master in pianificazione e progettazione sostenibile delle aree portuali (Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II) si tiene l’esame finale dal titolo “CROSS THE LINE.

Un progetto di rigenerazione sostenibile per Napoli Est” con relatore Massimo Clemente, Direttore del CNR IRISS e Direttore scientifico di RETE, e con Eleonora Giovene di Girasole e Gaia Daldanise, ricercatrici del CNR IRISS e tutors nell’ambito del master.

Le attività svolte nel master rientrano nel percorso di ricerca, iniziato nel 2015, sui processi decisionali collaborativi per il sistema porto-città e nelle attività del “Nodo avanzato RETE” di Napoli (tavolo operativo “Porto-città-Comunità”).

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October 30th, 2020

Nell’ambito del Progetto Cultural and Creative Space and Cities (CCSC) co-finanziato da Creative Europe, il Cnr Iriss partecipa al Laboratorio di co-creazione dal titolo Common Ground: Building a Foundation for Homes of Commons.

L’evento, svolto in modalità blended nella città di Ghent in Belgio ed in livestreaming in sessioni digitali interattive, segue un precedente Laboratorio tenutosi in giugno 2020 su Common Sense: Let’s Build a Bottom-Up European Democracy, laddove il tema centrale è stato quello di esplorare le modalità di allestimento di una House of Commons come strumento per far avvicinare l’Europa ai suoi cittadini.

Il contributo del Cnr Iriss alle attività del Laboratorio si sostanzia nel fornire una testimonianza dell’esperienza maturata dall’Amministrazione della città di Napoli e di alcuni suoi local offices nel costruire pratiche amministrative partecipate soprattutto in materia di governo dei Beni Comuni emergenti.

Per il Cnr Iriss sarà presente la dott.ssa Maria Patrizia Vittoria, che parteciperà ai lavori presentando “Il caso dell’Osservatorio sui Beni Comuni, Democrazia Partecipativa e Diritti Fondamentali del Comune di Napoli”.

 

October 29th, 2020

L’evento, che si svolgerà il 5 novembre 2020 in modalità webinar a causa dell’emergenza da COVID-19, rientra nel ciclo di seminari del Progetto “Corretti stili di vita della persona e sicurezza del lavoratore”, cofinanziato da INAIL – Direzione Regionale Campania, e realizzato oltre che da INAIL, da CISL Campania, dal Consorzio Promos Ricerche, dall’Assessorato al Lavoro e Risorse Umane della Regione Campania e dal Cnr Iriss.

Il ciclo di seminari, diretto a imprese, professionisti, associazioni datoriali, consulenti del lavoro e parti sociali, ha l’obiettivo principale di promuovere la consapevolezza nel territorio regionale degli effetti positivi derivanti per le imprese da un approccio di governance aziendale che tenga in conto i temi della alimentazione, del benessere, dell’invecchiamento della popolazione lavorativa e della prevenzione delle malattie connesse a stili di vita non corretti.

Il contributo del Cnr Iriss al Progetto si sostanzia nell’apporto delle competenze ed expertise sviluppate in materia di impresa e diritti umani attraverso il Progetto di ricerca CO.RE. Corporate Human Rights and Environmental Due Diligence e la Promozione della Corporate Responsibility.

Per il Cnr Iriss saranno presenti il Direttore, Prof. Massimo Clemente ed il dott. Marco Fasciglione che interverrà alla tavola rotonda su “L’emergenza Covid 19: problematiche, criticità e possibili soluzioni”.

A tal proposito il dott. Marco Fasciglione illustrerà alcuni risultati delle ricerche condotte in questo ambito e presenterà la Guida “COVID-19 Imprese e diritti umani”.

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October 28th, 2020

Il 26 ottobre 2020, su invito del prof. Vittorio Amato (con i proff. Lucia Simonetti e Stefano De Falco), nel Corso di Geografia Politica ed Economica (Dipartimento Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Napoli Federico II) si è tenuto il webinar “L’ecosistema porto-città: visioni e metodologie” con relatori Massimo Clemente, Direttore del CNR IRISS e Direttore scientifico di RETE, Eleonora Giovene di Girasole e Gaia Daldanise, ricercatrici del CNR IRISS.

La lezione rientra nel percorso di ricerca, iniziato nel 2015, sui processi decisionali collaborativi per il sistema porto-città e nelle attività del “Nodo avanzato RETE” di Napoli (tavolo operativo “Porto-città-Comunità”).

 

 

 

 

October 27th, 2020

Negli ultimi decenni le catastrofi naturali in Italia sono costate quasi 310 miliardi di euro; le alluvioni sono l’evento più frequente (35%), ma quello che impatta di più sul piano economico sono i terremoti.

Dei 310 miliardi di danni in totale, infatti, oltre 150 sono ricollegabili alle ricostruzioni legate ai terremoti più violenti. Ma i danni indiretti da “CATNAT” (Catastrofi Naturali) sono ingenti e di difficile quantificazione.

Di contro sono “solo” 125 miliardi di euro i finanziamenti pubblici erogati in Italia negli anni per gli stessi eventi.

Nonostante quasi l’80% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo di calamità naturali di vario tipo, solo il 4,5% delle stesse viene protetto da una polizza contro questi eventi.

Sono i principali dati emersi dal workshop online sull’educazione assicurativa-OttobreEdufin 2020 sul tema “Il ruolo delle assicurazioni nei rischi catastrofali” organizzato a Napoli dall‘Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Iriss) del Consiglio nazionale delle ricerche e patrocinato dal Centro studi e ricerche AssicuraEconomia.

Le calamità naturali avvenute sul territorio italiano solo nel 2019 hanno causato danni per oltre 5,6 miliardi; di questi, oltre 4,5 miliardi sono attribuibili ai danni diretti relativi a edifici, infrastrutture pubbliche e ad attività produttive, e 1,1 miliardi ai costi per spese di prima emergenza , è stato evidenziato citando come fonte l’Ania.

Si stima che circa 1,3 milioni di unità abitative italiane avessero agli inizi del 2019 una qualche forma di protezione contro il rischio sismico o alluvionale (limitata a quest’ultimo rischio solo nel 13% dei casi) (fonte Ivass).

“L’Iriss è fortemente impegnato sul tema del rischio. I nostri ricercatori collaborano con i più importanti centri di ricerca e università in progetti congiunti sulla fragilità e vulnerabilità dei territori – ha sottolineato Massimo Clemente, direttore del Cnr Iriss -,anche promuovendo la diffusione della cultura assicurativa. Studiare, approfondire e divulgare è l’impegno dell’Istituto per aumentare la consapevolezza nel Paese, soprattutto nelle nuove generazioni. Confidiamo nella collaborazione e nel sostegno delle imprese assicurative per sviluppare ricerche sulle strategie innovative di riduzione dei rischi indotti dalle calamità naturali che coniughino interventi infrastrutturali e misure finanziarie assicurative”.

“Occorre realizzare un sistema efficace di prevenzione e protezione dai danni derivanti dalle catastrofi naturali – ha evidenziato Antonio Coviello, ricercatore del Cnr Iriss e responsabile scientifico del progetto di ricerca ‘Innovazione dei servizi assicurativi nella gestione dei rischi catastrofali’ – che preveda anche lo strumento assicurativo, secondo uno schema pubblico-privato, come già avviene nei principali paesi europei. Nel settore delle assicurazioni a protezione dei beni, della salute e del patrimonio (escludendo l’assicurazione auto), l’Italia presenta un evidente divario di copertura rispetto agli altri principali Paesi europei: l’incidenza dei premi (escluso il settore auto) sul PIL è in Italia pari all’1% rispetto a una media europea del 2,6% e il premio medio per abitante del nostro Paese è circa un terzo di quello dei principali Paesi UE”.

“Il nostro Paese si distingue per una gestione dei danni relativi a calamità naturali che tradizionalmente si basa sull’intervento ex-post da parte dello Stato. Questa modalità di gestione dei danni, attuata ripetutamente nel tempo, ha accresciuto la convinzione che esista un garante di ultima istanza disposto a farsi carico della ricostruzione. Per tale ragione – ha concluso Coviello – le coperture assicurative per gli eventi catastrofali sono ancora scarsamente diffuse”.

All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Giuseppe De Natale e Gianluca Valensise (dirigenti di ricerca INGV), Francesco Paparella (broker, ex presidente AIBA), Renato Somma (ricercatore INGV e associato Cnr-Iriss), Alfredo Vespaziani (dirigente Consap), Fabrizio Morana e Gerardo Coviello (Centro Studi AssicuraEconomia), Giovanni Di Trapani (ricercatore Cnr Iriss).

Risorse

  • Ufficio stampa:
    Antonio Coviello
    Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (IRISS)
    a.coviello@iriss.cnr.it
    0812470942
    3356547171

October 26th, 2020

October 24th, 2020

October 24th, 2020

October 24th, 2020

October 24th, 2020

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