Institute for Research on Innovation and Services for Development

Resilience - Innovation - Sustainable Development Transparency – Organization – Meritocracy

Il volume, edito da Giappichelli, rientra nelle attività di ricerca svolte dal dott. Fasciglione sia in qualità di PI del progetto “Corporate human Rights and environmental due diligence and the promotion of the Corporate Responsibility” (CO.RE.), sia in qualità di responsabile dell’Unità di ricerca IRISS del progetto PRIN Global value chains, human rights and the law. L’opera persegue l’obiettivo di ricostruire il sistema internazionale su impresa e diritti umani, chiarendone gli elementi istituzionali, le regole già cristallizzate e quelle in via di definizione, ma anche analizzandone le tendenze evolutive ed i cambiamenti di paradigma che hanno reso gli studi su impresa e diritti umani (in inglese: Business and Human Rights) area meritevole di autonoma indagine.

La struttura del libro segue la sistematica tripartita che discende dal Business and human rights framework elaborato dal Rappresentante speciale su imprese e diritti umani nel corso del suo mandato e che è confluito nei Principi Guida ONU su impresa e diritti umani adottati nel 2011. La prima Parte analizza l’obbligo che incombe sullo Stato di proteggere gli individui dalle violazioni dei diritti umani che avvengono nel quadro delle operazioni economiche delle imprese (il c.d. State Duty to Protect). La seconda Parte si sofferma sulla responsabilità delle imprese di rispettare i diritti umani (la Corporate Responsibility to Respect), con il connesso dovere di diligenza sui diritti umani (la c.d. Human Rights Due Diligence) che pende sulle imprese. La terza Parte, infine, affronta il problema dell’accesso alla giustizia delle vittime di violazioni dei diritti umani che avvengono nel quadro delle operazioni delle imprese, con il loro diritto di accesso a dei rimedi effettivi ed efficaci (il c.d. Access to Remedies).

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May 14th, 2024

Med-Limes “Ai Confini del Mediterraneo”, Immagini e racconti dai confini del Mediterraneo è una Rassegna Internazionale del Cortometraggio promossa dalla FONMED – “Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo nel Mediterraneo” e che si svolgerà per la Settima Edizione a Salerno il 23-24-25 maggio 2024, in varie sedi del Centro Storico cittadino.

Med-Limes “Ai Confini del Mediterraneo” pone l’attenzione su temi particolarmente importanti. Il dramma dell’immigrazione, la scarsità di risorse idriche e alimentari per soddisfare il fabbisogno di milioni di individui, la discriminazione nei confronti delle altre culture sono i temi ed i contenuti su cui si basano le produzioni cinematografiche che sono invitate a partecipare alla manifestazione. I temi della Rassegna riprendono i Sustainable Development Goals (SDG’s), 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che sono stati pensati dall’ONU come parte di un programma di sviluppo sostenibile per migliorare la vita di tutti i popoli del pianeta in modo universale, inclusivo e indivisibile.

L’Istituto offre da alcuni anni le proprie competenze anche per il ‘Forum sul Mediterraneo’, collegato alla Rassegna cinematografica: la dott.ssa Stefania Oppido (23 maggio, ore 17.30, Sostenibilità sociale) e il dott. Giovanni Carlo Bruno (23 maggio, ore 11.00, Sostenibilità economica) interverranno a Palazzo Fruscione, vicolo Adelberga 19, per raccontare le proprie esperienze di ricerca sui temi oggetto degli incontri.

Per maggiori informazioni: dott. Giovanni Carlo Bruno (giovannicarlo.bruno@cnr.it)

May 14th, 2024

Il ricercatore CNR-IRISS Antonio Coviello – nell’ambito del “Dialoghi sull’Intelligenza Artificiale”, il ciclo di incontri organizzati dal Dirigente di ricerca CNR-IRISS Natale Rampazzo – coordinerà e modererà un seminario applicato al settore Assicurativo, che vedrà tra i relatori l’Avv. Giorgio Grasso (Senior Partner-BTG LEGAL), che tratterà il tema “Intelligenza Artificiale e Responsabilità Civile”, il dott. Fabrizio Morana (direttore generale del Centro Studi e Ricerche AssicuraEconomia), oltre alla partecipazione di consulenti-esperti della società specializzata in materia “Expert AI”.

Il programma (in aggiornamento, non ancora definitivo) è consultabile sul sito IRISS nella pagina “Eventi”.

Il seminario si svolgerà online e sarà trasmesso (con accesso gratuito) sui canali istituzionali / social CNR-IRISS.

Vedi anche: https://www.iriss.cnr.it/ciclo-di-incontri-sullintelligenza-artificiale/

May 14th, 2024

Nel primo evento fissato per il “Ciclo d’Incontri – Verso Napoli Capitale Europea dello Sport 2026”, che si terrà il 14 maggio (ore 15.30), presso la sede dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (CNR-IRISS) di Napoli, organizzato in collaborazione con il Coni-Comitato Regionale Campania e Scuola dello Sport, sarà presentato il volume edito dal CNR “Un coach chiamato Prof. Lo sport giovanile esperienza di vita” di Franco Matarese, storico allenatore della Partenope basket. Il libro rappresenta uno spunto per un approfondimento del ruolo dello sport nei processi di sviluppo del territorio, per la rigenerazione urbana e, soprattutto, per la crescita civile delle comunità giovanili e non.

L’iniziativa è maturata nell’ambito di un accordo sottoscritto dal CNR-IRISS con il presidente regionale del Coni, Sergio Roncelli, e l’avvio di un progetto di ricerca congiunto in tema di sostenibilità, sviluppo del territorio, turismo e sport con la responsabilità scientifica per i due enti, rispettivamente, di Antonio Coviello (CNR-IRISS) e Marco Mansueto (Coni Campania). Seguiranno ulteriori incontri che saranno dedicati ad altri sport, tra cui, ad esempio, canottaggio e vela.

May 14th, 2024

Edito da Giappichelli editore, “Impresa e diritti umani nel diritto internazionale. Teoria e prassi” è il risultato delle ricerche condotte in materia dal Marco Fasciglione, ricercatore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss). Il volume è disponibile in versione Open Access e cartacea.

Il lavoro persegue l’obiettivo di ricostruire il sistema internazionale su impresa e diritti umani, chiarendone gli elementi istituzionali, le regole già cristallizzate e quelle in via di definizione, ma anche analizzandone le tendenze evolutive ed i cambiamenti di paradigma che hanno reso gli studi su impresa e diritti umani (Business and Human Rights) area meritevole di autonoma indagine. A tal fine, e sotto un primo punto di vista, le caratteristiche del fenomeno oggetto di studio, che è per sua stessa natura ‘transnazionale’, possono essere pienamente comprese solo se ci si ponga nella prospettiva degli studi di diritto internazionale. In effetti, anche le piccole e medie imprese nazionali svolgono, attraverso la loro partecipazione alle catene globali del valore, attività economiche che hanno un carattere transnazionale. D’altro canto, gli strumenti emersi, o in via di consolidamento, in materia sono strumenti tipici del sistema giuridico internazionale. Sotto un secondo punto di vista, l’area in oggetto, ritenuta dallo Special Representative of the Secretary-General on human rights and transnational corporations and other business enterprises espressione di un processo di costruzione sociale, offre una plastica rappresentazione delle dinamiche e delle tensioni esistenti dal punto di vista della creazione di un sistema globale fondato sulle connessioni tra diritto, morale e giustizia, funzionale alla promozione e all’affermazione dei valori collegati alla dignità umana.

D’altronde, la materia de qua agitur inizia ad essere caratterizzata da una prassi rilevante – non solo in termini quantitativi – e che risulta costituita in primo luogo da atti e strumenti adottati da organismi internazionali e nazionali, tanto nella forma di soft law quanto nella forma di atti normativi di hard law che sono adottati sia a livello di ordinamenti giuridici interni (si pensi alle legislazioni nazionali che fissano obblighi di due diligence in materia di diritti umani per le imprese) sia a livello di ordinamenti sovranazionali (un esempio è fornito dalla nuova direttiva UE sulla Corporate sustainability due diligence). In secondo luogo, e cosa non meno importante, siffatta prassi si estrinseca anche in un numero crescente di sentenze, decisioni, pareri, adottati di volta in volta da tribunali giurisdizionali nazionali, da corti internazionali – la Corte europea dei diritti umani, la Corte interamericana dei diritti umani, la Corte africana dei diritti dell’uomo e dei popoli – da organismi quasi-giudiziari di monitoraggio – come ad esempio i Treaty-based bodies istituiti dalle convenzioni sui diritti umani esistenti in ambito onusiano – da tribunali arbitrali, e così via discorrendo. L’indice dei casi presentato alle fine del volume rende conto di tutta questa variegata, ed estremamente importante, prassi.

La struttura del libro segue la sistematica tripartita che discende dal Framework elaborato dal Rappresentante speciale su imprese e diritti umani nel corso del suo mandato e che è confluito nei Principi Guida ONU su impresa e diritti umani adottati nel 2011. La prima Parte analizza l’obbligo che incombe sullo Stato di proteggere gli individui dalle violazioni dei diritti umani che avvengono nel quadro delle operazioni economiche delle imprese (lo State Duty to Protect). La seconda Parte si sofferma sulla responsabilità delle imprese di rispettare i diritti umani (la Corporate Responsibility to Respect), con il connesso dovere di diligenza sui diritti umani (la c.d. Human Rights Due Diligence) che pende sulle imprese. La terza Parte, infine, affronta il problema dell’accesso alla giustizia delle vittime di violazioni dei diritti umani che avvengono nel quadro delle operazioni delle imprese, con il loro diritto di accesso a dei rimedi effettivi ed efficaci (il c.d. Access to Remedies).

Marco Fasciglione, è PI del progetto “Corporate human rights and environmental due diligence e la promozione della COrporateREsponsibility (CO.RE)”, nonchè responsabile di Unità di ricerca dei Progetti Global value chains, human rights and the law (PRIN 2022) e Arms, Peace and Sustainability (ArPeSu) (PRIN 2022 PNRR).

Per informazioni:
Marco Fasciglione
Cnr-Iriss
via G. Sanfelice n. 8 -80134
marco.fasciglione@cnr.it
0812470991

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May 10th, 2024

Mercoledì 8 maggio, nell’ambito di Innovation Village, si è svolto a Villa Doria d’Angri il World café “Cities from the Sea”, un’esperienza collaborativa interdisciplinare in cui i diversi stakeholder locali (pubblica amministrazione, associazioni, cittadini, imprenditori, ricercatori, professionisti) si sono confrontati sul tema dello sviluppo sostenibile del paesaggio costiero napoletano.

Si è avviato un processo di co-pianificazione attraverso il coinvolgimento e l’attivazione della “comunità costiera”, organizzata in piccoli gruppi attorno ai diversi tavoli in cui sono state affrontate e analizzate criticità, risorse e opportunità dei tratti di costa che interessano Napoli Est e il lungomare.

I risultati dei tavoli verranno sviluppati quali ipotesi progettuali durante il 6° Workshop internazionale “Cities from the sea”  che si svolgerà ad ottobre 2024 a cura dell’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo” del CNR in collaborazione con il DSU-Dipartimento Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’aniai Campania (Associazione Ingegneri e Architetti della Campania), l’International Propeller Club Port of Naples, Master in “Pianificazione e progettazione sostenibile delle aree portuali” DiARC Federico II e RETE Associazione Internazionale per la Collaborazione tra Porti e Città.

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Community Psychology Lab della Federico II.

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May 8th, 2024

Dopo mesi di complessi negoziati la direttiva sulla Corporate sustainability due diligence sembra procedere velocemente verso la sua definitiva adozione. Prima il 15 marzo 2024 il Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri presso l’Unione Europea (COREPER) ha raggiunto l’accordo finale sul testo della direttiva Corporate Sustainability Due Diligence. Un accordo che non è stato facile da raggiungere e che è arrivato solo dopo molte negoziazioni e rinvii.

In seguito, il 19 marzo è arrivata anche l’approvazione – scontata – della Commissione giuridica (Juri) del Parlamento europeo, ed il 24 aprile è giunta anche la – questa volta meno scontata – votazione favorevole del Parlamento in seduta Plenaria.

Sebbene il testo uscito dal compromesso rappresenti una versione molto meno stringente rispetto a quanto inizialmente concordato, con un notevole restringimento di ambito di applicazione e di obblighi, la direttiva rappresenterà una volta che entrerà in vigore un game changer per modo di fare business nel continente europeo. La direttiva infatti contribuirà ad assicurare che le catene di approvvigionamento delle principali imprese europee siano il più possibile rispettose dei diritti umani e della sostenibilità ambientale e le obbligherà ad adottare una serie di misure allo scopo di assicurarsi che i loro prodotti e servizi non siano elaborati in violazione dei diritti umani di persone e comunità in qualsiasi parte del Pianeta. Le aziende dovranno, infatti, svolgere attività di dovuta diligenza per prevenire, attenuare o ridurre al minimo gli impatti negativi sui diritti umani derivanti dalle proprie attività. Inoltre, le aziende dovranno attuare piani di transizione per ridurre le proprie emissioni climalteranti, affinché il loro modello di business e la loro strategia siano compatibili con la transizione verso un’economia sostenibile e con il contenimento del riscaldamento globale entro i 1,5 °C.

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April 24th, 2024

Lo sviluppo dell’economia e della società rende più grave l’inquinamento da metalli pesanti e metalloidi: la contaminazione di questi ultimi nei chicchi di riso diventa un problema di portata mondiale.

Fig,1 La concentrazione media di metalli pesanti e metalloidi studiati nei diversi continenti.

Per valutare i rischi per la salute associati ai metalli pesanti e metalloidi (As, Cd, Co, Cr, Cu, Fe, Hg, Mn, Ni, Pb e Zn) nei chicchi di riso, è stata eseguita una rigorosa meta-analisi basata sui dati raccolti dalla letteratura (n = 248) tra il 2010 e il 2023. Allo studio, ha partecipato Renato Somma ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e associato alla ricerca presso l’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Cnr (Cnr-Iriss) e l’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar). Il lavoro di review é stato pubblicato sulla rivista Journal of Food Composition and Analysis in collaborazione con Università ed Enti di ricerca internazionali (Cina, Portogallo, Spagna, India).

I valori medi globali ottenuti per i metalli pesanti ce metalloidi mostrano il  seguente ordine: Fe (214,1 µg g-1) > Zn (38 µg g-1) > Mn (29,3 µg g-1) > As (19 µg g-1) > Cu (6,8 µg g-1) > Cr (3,7 µg g-1) > Pb (6,6 µg g-1) > Ni (7,6 µg g-1) > Co (1,0 µg g-1) > Cd (0,20 µg g-1) e Hg (0,01 µg g-1). Il contenuto relativamente più elevato di Pb, As, Cu, Hg e Zn è stato riportato in Cina, mentre  Cr, Fe, Mn, Zn e Cu in Bangladesh ed infine,  Fe, Zn e Mn in Nigeria e India. I valori del quoziente di rischio dell’As risultano superiori a 1 in tutti i paesi studiati, sia negli adulti che nei bambini.

“Questi risultati”, afferma Renato Somma, “suggeriscono che la contaminazione dei chicchi di riso con metalli pesanti e metalloidi dovrebbe indurre i diversi Paesi oggetto di studio a stabilire linee guida e politiche legali rigorose per prevenire la contaminazione da metalli pesanti e metalloidi nelle colture da riso in prossimità delle aree contaminate”. 

Per informazioni:
Renato Somma
Cnr-Iriss
Via Cardinale Guglielmo Sanfelice, 8, 80134 Napoli NA
renato.somma@ingv.it

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April 15th, 2024

La valutazione dei rischi per la salute umana associati alla presenza di metalli pesanti e metalloidi (As, Cd, Co, Cr, Cu, Fe, Hg, Mn, Ni, Pb e Zn) nei chicchi di riso, è stata eseguita tramite una rigorosa meta-analisi basata sui dati raccolti dalla letteratura (n = 248 pubblicazioni scientifiche pubblicate dal 2010 al 2023). Allo studio, ha partecipato Renato Somma ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ed associato alla ricerca presso l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Cnr (Cnr-Iriss) e l’Istituto di Scienze MARine (Cnr-ISMAR). Il lavoro di review é stato pubblicato sulla rivista Journal of Food Composition and Analysis in collaborazione con Università ed Enti di Ricerca internazionali (Cina, Portogallo, Spagna, India).

I valori medi globali ottenuti per i metalli pesanti e metalloidi contenuti nei chichi di riso mostrano il seguente ordine: Fe > Zn > Mn > As > Cu > Cr > Pb > Ni  > Co  > Cd e Hg. Il contenuto relativamente più elevato di Pb, As, Cu, Hg e Zn è stato riportato in Cina, mentre Cr, Fe, Mn, Zn e Cu in Bangladesh ed infine, Fe, Zn e Mn in Nigeria e India. I valori del quoziente di rischio dell’arsenico (As) risultano superiori a 1 in tutti i paesi studiati, sia per gli adulti che nei bambini.

“Questi risultati”, afferma Renato Somma, “suggeriscono che la contaminazione dei chicchi di riso con metalli pesanti e metalloidi dovrebbe indurre i diversi Paesi oggetto di studio a stabilire linee guida e politiche legali rigorose perprevenire la contaminazione da metalli pesanti e metalloidi nelle colture da riso in prossimità delle aree contaminate“.

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April 8th, 2024

PUBBLICA SELEZIONE PER IL CONFERIMENTO DI N° 1 ASSEGNO PROFESSIONALIZZANTE PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DI RICERCA NELL’AMBITO DEL PROGETTO DI RICERCA DUS.AD023.006 “ACCORDO DI COLLABORAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA CON IL COMUNE DI AVELLA PER L’ANFITEATRO ROMANO DI AVELLA” – CUP J27B23000010001.

March 27th, 2024

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