Institute for Research on Innovation and Services for Development

Resilience - Innovation - Sustainable Development Transparency – Organization – Meritocracy

Il CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo ai fini della realizzazione del progetto “Il patrimonio Culturale immateriale nell’educazione terziaria” DUS.AD017.208, intende avvalersi della collaborazione di un esperto di elevata professionalità per lo svolgimento della seguente attività: Studio di possibili modelli di engagement culturale a partire dalla ricognizione iniziale sul pensiero dei giovani attraverso il rilevamento a campione e l’analisi dei bisogni formativi dei giovani tra i 18 e i 35 anni e sviluppo.

Competenze richieste: Esperienza almeno triennale in:

  • metodologie innovative di ricerca, engagement e didattica sul patrimonio culturale;
  • iniziative di valorizzazione della ricerca.
  • ovvero possesso del titolo di Dottore di Ricerca attinente all’esperienza richiesta.
  • Conoscenza delle lingue: inglese

Requisiti del collaboratore:

  • Laurea Magistrale in Architettura (classe DM 270/04) LM-4; ovvero Lauree Specialistiche in Architettura (classe DM 509/99).

 

August 14th, 2024

Il CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo ai fini della realizzazione  del progetto DUS.AD017.144 “Be.CULTOUR – Beyond CULtural TOURism: heritage innovation networks as drivers of Europeanisation towards a human-centred and circular tourism, finanziato dal Programma Horizon 2020, Call H2020-SC6-TRANSFORMATIONS-2020 ,CUP: B59C20001490006, intende avvalersi della collaborazione di un esperto per la selezione di un collaboratore esterno per lo svolgimento della funzione di Auditor.

Attività di Audit prevede l’elaborazione del certificato del rendiconto finanziario “Certificate on the Financial Statements (CFS)” in lingua inglese contenente i seguenti 2 documenti:

  • Termini dell’incarico “Terms of Reference (ToR)”
  • Relazione indipendente sulle rilevanze contabili dei costi dichiarati completa di check list di controllo “Independent Report of Factual Findings on costs declared (Report).

L’attività deve essere svolta secondo le procedure di revisione concordate “ISRS4400” emesse dall’International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) ed il codice etico dei dottori commercialisti emesso dall’International Ethics Standards Board for Accountants (IESBA).

Competenze richieste: Audit e revisione legale dei conti nell’ambito del programma Horizon 2020 della Commissione Europea.

Requisiti del collaboratore:

  • Revisore legale dei conti iscritto al registro tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, abilitato ad effettuare la revisione legale dei documenti contabili in conformità alla Direttiva 2006/43/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 relativa alla revisione legale dei conti;
  • Almeno 5 anni di esperienza nell’attività di revisione e certificazione dei rendiconti di spesa per progetti di ricerca e innovazione finanziati dalla Commissione Europea;
  • Almeno 5 Audit realizzati nell’ambito del programma Horizon 2020 della Commissione Europea;
  • Almeno 15 anni di iscrizione al registro dei revisori

August 2nd, 2024

Il turismo crocieristico è uno dei pochi fenomeni che ha mostrato una crescita significativa a livello mondiale negli ultimi anni, con un tasso medio annuo superiore al 5% (più precisamente 5,4%) nell’ultimo decennio, raggiungendo circa 30 milioni di passeggeri negli ultimi anni, in evidente aumento rispetto ai 17,8 milioni di passeggeri nel 2009. Nell’ultimo anno considerato si calcola che l’Italia abbia accolto quasi 9,3 milioni di passeggeri (+257,5% nel 2022/2021). Ed i porti di Civitavecchia e Napoli si piazzano ai primi posti nella classifica europea che movimentano maggiori crocieristi. Così come sicuramente è sempre il bacino del Mediterraneo (dopo i Caraibi) a rappresentare il maggior business per gli operatori del settore, con il 17% della capacità totale mondiale ospitata nelle sue acque, ovvero il 61% dell’offerta totale di posti letto localizzati in Europa (33 milioni).

E’ quanto si afferma nello studio “Turismo crocieristico italiano: scenari e trend dopo la pandemia globale. Il test case di MSC”, consultabile in open access, curato da Antonio Coviello (economista, ricercatore Cnr-Iriss e docente del Dipartimento di Economia/Green Economy nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli) e Renato Somma (ricercatore Ingv e associato al Cnr-Iriss e al Cnr-Ismar), pubblicato nel volume “Sostenibilità. Contributi per il I Rapporto SuLab” edito nei Quaderni della Ricerca del Dipartimento di Scienze Giuridiche ed Economiche dell’ Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove si affrontano le sfide costanti dettate dalla sostenibilità con un approccio scientifico e multidisciplinare. https://universitypress.unisob.na.it/index.php/libri/sostenibilita-contributi-per-il-primo-rapporto-sulab.html

“Pur rappresentando solo il 2% del turismo mondiale, il settore crocieristico occupa una posizione strategica nello scenario economico internazionale, con effetti positivi diretti, indiretti e indotti. Infatti, il contributo totale del settore crocieristico all’economia globale nell’ultimo anno considerato (somma degli effetti diretti, indiretti e indotti) è stato di circa 160 trilioni di dollari, a fronte di circa 30 milioni di crocieristi imbarcati e di una stima di circa 96 milioni di passeggeri in transito nei vari scali del pianeta”, spiega Coviello.

Il capitolo  indaga il ruolo del turismo crocieristico, quello del lusso ed i suoi effetti economici nell’economia turistica italiana. Il ruolo dei porti in Italia e il caso MSC sono indagati in chiave di turismo sostenibile, con particolare riguardo all’inquinamento delle diverse matrici ambientali.

“I numeri di questo forte sviluppo del turismo crocieristico parlano chiaro: i posti letto sulle navi sono passati da 185.000 nel 1998 a circa 685.000 nel 2021. Ma si prevede un ulteriore aumento, con circa 160.000 nuovi posti barca (tra il 2022 e il 2027), numeri che potranno essere raggiunti attraverso 76 nuove costruzioni navali commissionate, per un valore complessivo di circa 50 trilioni di dollari. L’industria cantieristica europea può contare su una posizione di leadership a livello mondiale grazie ai numerosi cantieri navali specializzati sia nella costruzione che nella riparazione e manutenzione. Infatti, delle 141 navi entrate in servizio tra il 2010 e il 2021, ben 130 sono state costruite in Europa (il 93%), mentre altre 69 (il 91% del portafoglio ordini globale) saranno consegnate tra il 2022 e il 2027 per un valore stimato di circa 48 trilioni di dollari”, prosegue.

La pubblicazione riprende il filone di ricerca in materia di turismo (sostenibile, del lusso, ecc.), già oggetto di capitoli specifici sul Turismo di Lusso nei precedenti “Rapporti sul turismo italiano” di Cnr Edizioni (edizioni XXIV e XXV,  cfr. https://www.iriss.cnr.it/pubblicato-il-nuovo-report-sul-comparto-luxury-tourism/) sempre a cura di Antonio Coviello, responsabile scientifico del progetto di ricerca in “Destination Management” per la valorizzazione dei territori del Cnr-Iriss.

“Il turismo crocieristico sta vivendo un periodo di grande sviluppo e, soprattutto, di grande cambiamento in un momento in cui la sostenibilità del viaggio è diventata una condizione sempre più richiesta nelle scelte dei viaggiatori. Le destinazioni scelte ed i porti che ospitano queste grandi navi da crociera diventano volano per lo sviluppo dei territori coinvolti”, sostengono i due studiosi. “Osservando con attenzione la classifica dei porti del Mediterraneo che movimentano i maggiori flussi turistici legati alle crociere, Barcellona si distingue al primo posto, seppure con poco scostamento dalla performance di Civitavecchia, ora al secondo posto. I due porti condividono anche cambiamenti simili rispetto all’anno precedente: +320-325% di passeggeri movimentati e +190% di navi toccate. Seguono Marsiglia (1,4 milioni di passeggeri), Palma di Maiorca (1,3 milioni di crocieristi). Subito dopo, al 5° posto, c’è il porto di Napoli, che mostra una crescita che appare in costante aumento: circa 1 milione e 150 mila passeggeri nel 2022 (+354% sul 2021) e circa 500 ormeggi (+200% rispetto al 2021)”, sottolinea Coviello.

“È stato stimato che entro il 2027 la flotta di navi da crociera oceaniche rifletterà progressi significativi nella ricerca del settore crocieristico per un futuro più pulito ed efficiente. Nel dettaglio: 174 navi da crociera saranno dotate di impianti elettrici da terra, 26 navi da crociera saranno alimentate a gas naturale liquefatto e l’81% della capacità globale sarà dotata di sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue, perseguendo l’obiettivo di crociere a zero emissioni di carbonio entro 2050. Le navi da crociera hanno un impatto ambientale negativo sulle città portuali. Mentre i porti per navi da crociera più inquinati in Europa sono Barcellona e Palma di Maiorca, i porti italiani di Venezia, Civitavecchia, Livorno, Napoli, Genova e La Spezia sono tra i più inquinati al mondo”, aggiunge Renato Somma, sottolineando, però, che diverse compagnie di crociera (MSC Crociere e Costa Crociere, principalmente per gli italiani) stanno lavorando in una direzione più ecologica. “MSC, ad esempio, ha dotato 13 delle sue 19 navi del sistema EGCS per ridurre le emissioni di ossido di zolfo delle navi del 97% attraverso un sistema di raccolta delle acque di lavaggio dei gas di scarico che può funzionare a circuito chiuso nel 74% degli ormeggi”.

Nel Rapporto si evidenzia anche come molte compagnie di navi da crociera si concentrano sempre più sulla sostenibilità come strategia di marketing, offrendo una varietà di programmi di escursioni a terra incentrati sulla sostenibilità in base ai criteri forniti dallo “Standard di settore” del Global Sustainable Tourism Council. La gamma di escursioni a terra sostenibili offre visite a parchi nazionali, centri di riabilitazione della fauna selvatica, fattorie biodinamiche e aziende sostenibili. Il trasporto per queste escursioni può includere passeggiate a zero emissioni di carbonio, ciclismo, paddle boarding o vela invece di un tour in autobus. Poiché le escursioni a terra sono di provenienza locale, creano posti di lavoro a beneficio delle comunità locali.

“Il prodotto più venduto nel mercato intermediato per l’Italia è il turismo urbano in città di notevole interesse artistico e archeologico (57,3% degli Operatori Turistici censiti), secondo i tour itineranti (38,8%), terzo il soggiorno balneare (35%), al quarto posto il turismo enogastronomico (17,3%). Seguono i soggiorni in montagna (15,4%) e quelli dedicati allo sport (11,9%). Per quanto riguarda la tipologia di clienti del turismo crocieristico, le generazioni più giovani rappresentano il futuro delle crociere: l’88% dei “Millennial” e l’86% dei viaggiatori della “Gen-X” che hanno già fatto una crociera in precedenza, affermano di voler tornare a farlo. I millennial sono i più interessati, così come lo sono le altre generazioni contemplate. Per attirare più crocieristi alle prime armi e soddisfare le esigenze dei crocieristi abituali, le compagnie di crociera offrono sia crociere più brevi che crociere più lunghe. Di conseguenza, mentre la durata media della crociera rimane di 7 giorni, la gamma di opzioni di durata della crociera si è ampliata”, conclude Coviello.

Si prevede che la base di consumatori del mercato del lusso crescerà da circa 400 milioni di persone nel 2022 a 500 155 milioni entro il 2030, per un valore compreso tra 540 e 580 miliardi di euro entro la fine dell’attuale decennio, rispetto 156 ai 353 miliardi di euro stimati nel 2022. (Figura 7). La quota dei clienti più importanti è in crescita e rappresenterà circa 157 il 40% del valore di mercato nel 2022, rispetto al 35% dell’anno scorso. Questi consumatori sono affamati di prodotti ed esperienze unici, mettendo in moto le strategie VIC (very important client) dei marchi, incluso lo stesso settore delle crociere.

Per informazioni:
Antonio Coviello
Cnr-Iriss
Via G. Sanfelice 8 – Napoli
a.coviello@iriss.cnr.it
081/2470942

Vedi anche:

August 1st, 2024

Il CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo ai fini della realizzazione del Progetto “The 3Rs for a Sustainable Use of Natural Resources in Ulaan Bator – 3R4UB”, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Asia SWITCH (CUP B54D19000270006), intende avvalersi della collaborazione di un esperto di elevata professionalità per lo svolgimento della seguente attività: Accompagnare in Italia e all’estero l’amministrazione sull’attività di trasferimento di competenze tra le pubbliche amministrazioni coinvolte, supportando l’Ente nella adozione di procedure e metodi, definite dalla Commissione EU; Aiutare a garantire una qualificata interfaccia con l’ufficio EU e gli altri organismi nazionali, con l’obiettivo di rendere il Progetto 3R4UB una best practice e determinare una forte potenziale di replicabilità; Accompagnamento del CNR- IRISS sullo strumento finanziario che il progetto propone;Contribuire ad una governance che funzioni in modo organico, mettendo a sistema tutti gli attori, a tutti i livelli, coinvolti nell’attuazione dei programmi di investimento pubblico in Mongolia, per agire in modo coordinato, più efficiente, più efficace, per una migliore capacità di realizzare gli interventi e di raggiungere i risultati attesi.

Competenze richieste:

Comprovata esperienza di almeno 10 anni in attività rese alle pubbliche amministrazioni relative a:

  • Coordinamento progetti di trasferimento di competenze pubbliche amministrazioni o di Capacity bulding;
  • Coordinamento di interventi ad erogazione diretta della commissione europea o per il tramite di organismi nazionali o sovranazionali che vedono organismi pubblici come beneficiari e nell’ambito di interventi che vedono altri soggetti pubblici come partner;
  • Servizi di assistenza tecnica relativi alla programmazione e pianificazione strategica dello sviluppo locale, di gestione di programmi di rigenerazione e sviluppo urbano con particolare riferimento ad interventi che mirano allo sviluppo sostenibile ed economica circolare;
  • Nel supporto nella attuazione di progetti multidisciplinari immateriali e complessi nell’ambito di programmi comunitari che vedono nell’aumento delle competenze tra Pubbliche amministrazioni un approccio strategico per affrontare gli obiettivi di sviluppo Sostenibile.
  • Gestione progetti comunitari realizzati in paesi asiatici;
  • Conoscenze dei pacchetti applicativi informatici SOHO;
  • Conoscenza delle lingue: ottima conoscenza della lingua inglese

Requisiti del collaboratore:

  • Laurea magistrale in Ingegneria

July 16th, 2024

Immagine “2024: anno delle radici italiane nel mondo” (fonte sito Ministero Esteri)

Nell’“Anno delle radici italiane” (2024) indetto dal Ministero degli Esteri, arriva la ricerca di Antonio Coviello, ricercatore/economista dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss), dal titolo “Turismi sostenibili nell’economia italiana: dal turismo delle radici al turismo di lusso”, pubblicata nel volume “Turisti per caso. Migrazioni e viaggi delle radici” (a cura di M.Tirabassi), nella Collana scientifica Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane.

Coviello, che è responsabile scientifico del progetto di ricerca in “Destination Management” per la valorizzazione dei territori dell’Istituto napoletano del Cnr e professore nel Dipartimento di Economia/Green Economy (CdL Economia, Management e Sostenibilità) nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (in “condivisione di personale Cnr”), ripercorre il filone di ricerca in materia di turismo (sostenibile, del lusso, delle radici, ecc.), dopo aver pubblicato capitoli specifici sul Turismo di Lusso nei precedenti “Rapporti sul turismo italiano” (nelle edizioni XXIV e XXV/anni 2019-2022), edito dal Cnr Edizioni in open access.

“Il turismo in Italia rappresenta un elemento importante nell’economia; esso genera direttamente circa il 5% del PIL e incide indirettamente sul 13% dello stesso, rappresentando direttamente il 6% e indirettamente il 15% dell’occupazione totale”, scrive il ricercatore Cnr nella sua introduzione del capitolo del libro appena pubblicato, e “proprio il turismo responsabile e sostenibile assume un importante significato, ancorché strategico: un turismo consapevole del suo impatto sociale, economico e ambientale presente e futuro, in grado di soddisfare le esigenze dei visitatori, delle comunità locali, dell’ambiente e delle aziende, soprattutto dopo la pandemia che ha stravolto il modo classico di fare turismo”.

“In Italia si registra una significativa ripresa già dal 2021 rispetto all’anno precedente con un +22,7% della voce internazionale e +21,6% di quella domestica. Certo, mancano ancora circa 23 miliardi di introiti dall’estero e circa 18 miliardi di spesa degli italiani, ma la strada intrapresa appare promettere risultati sempre più soddisfacenti, che porterà l’anno in corso, almeno relativamente ad alcune destinazioni (soprattutto riferite al “turismo delle radici”), a essere considerato un anno record per i movimenti turistici attivati in Italia, come confermano le proiezioni e le rilevazioni Istat, i dati dell’indagine alle frontiere della Banca d’Italia ed il forte e generalizzato aumento dei voli aerei, nonché le ricerche di alloggio registrato dai Focus realizzati ultimamente da Enit”, sottolinea Coviello che figura tra i docenti della formazione permanente nella “Summer School” organizzata a giugno 2024 dall’Università Cattolica del Sacro Cuore su “Luxury Tourism, Communication and Sustanaibility”.

“Negli ultimi anni il turismo sostenibile è cresciuto nel nostro Paese, con un’offerta sempre più ampia di servizi innovativi, che utilizzano terminologie quali green ed eco friendly. Le strutture ecologiche a basso impatto ambientale e i tour che valorizzano i prodotti biologici dei territori (tra cui quelli  a ‘Km. Zero’), aumentano sempre più: spiagge plastic free, offerte di trekking che promuovono l’idea di un turismo lento a basso impatto, dimostrano che sempre più viaggiatori a livello mondiale ricercano la sostenibilità anche nell’offerta turistica”, continua l’economista.

“L’Agenda 2030 svolge un ruolo cruciale nell’orientare in chiave di sostenibilità le politiche per questo settore”, spiega l’economista. “Il 2017 è stato ufficialmente dichiarato dalle Nazioni Unite l’’Anno internazionale del Turismo sostenibile per lo sviluppo’. Eppure, nonostante l’interesse e l’attenzione ricevuta, molti studi dimostrano che il turismo resta in realtà poco sostenibile su scala globale. Nonostante tutto, anche nel settore dei viaggi e turismo, i consumatori italiani si dimostrano attenti all’ambiente, anche al punto di spendere maggiormente per soggiorni a minore impatto ambientale. Un importante dato emerso in una recente indagine è che la maggioranza degli italiani oggi sembra essere disposta a pagare un sovrapprezzo pur di potere usufruire di servizi e operatori che lavorano in maniera sostenibile. Circa la metà degli intervistati, infatti, dichiara di poter spendere entro il 10% in più, mentre circa il 20% si spingerebbe fino al 15-20% in più”, scrive ancora Coviello.

Il ricercatore Cnr evidenzia nei suoi studi il connubio tra sostenibilità, lusso e “radici” nell’ambito delle politiche turistiche sviscerate nell’ultima pubblicazione: “Il turismo del lusso offre ai propri clienti servizi rappresentati soprattutto da unicità e autenticità e, per questo, è considerato turismo di nicchia. La pratica del viaggio della categoria di tali consumatori non dipende solo dal livello dei loro redditi, poiché viene interpretato in modo diverso a seconda delle percezioni di ogni viaggiatore. (…) Le tendenze mostrano che i consumatori di lusso cercano motivazioni spirituali ed emotive più elevate, come il bisogno di appagamento interiore, la creatività, l’autostima, l’appartenenza e l’appagamento desiderio di viaggiare. (…) Proprio in questa ottica, negli ultimi decenni si è assistito ad un nuovo fenomeno: le visits home da parte degli italiani espatriati all’estero, degli oriundi, le visite estive di essi ai parenti lontani, il viaggio per la ricerca delle radici, le vacanze studio per imparare l’italiano o visitare i luoghi d’arte, solo per citarne alcuni. I nuovi migranti continuano la tradizione delle vacanze in Italia con i figli da nonni e parenti, anche per mantenere i rapporti nelle famiglie transnazionali”.

Anche il Turismo delle radici, quindi, così come più in generale l’”heritage tourism”, viene inquadrato nella domanda di esperienza e quindi intrecciato al turismo di lusso/ “esperenziale” laddove rappresenta una offerta turistica “emergente” che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (quali alloggi, eno-gastronomia, visite guidate, ecc.)

“Tale fenomeno viene identificato anche come “viaggi di ritorno”, un nuovo turismo emergente, quello delle radici (branca dell’”heritage tourism”), un’espressione per indicare un fenomeno che nasce con l’emigrazione, che in qualche modo si intreccia con le altre tipologie analizzate. “Una offerta turistica “emergente” che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore, quali alloggi, eno-gastronomia, visite guidate, ecc., la conoscenza della cultura d’origine e della storia familiare degli italo-discendenti e degli italiani residenti all’estero. Questa “nicchia” di viaggiatori avrebbe assunto per molti esperti e gestori pubblici una valenza strategica per le sorti del turismo internazionale in Italia. La fonte è rappresentata da una rilevazione dell’Ufficio Studi di Enit sui dati di Banca d’Italia: 10 milioni di turisti, 65 milioni di pernottamenti e 4 miliardi di spesa nel 2018. Con un trend in continua crescita>, puntualizza nella sua ricerca/pubblicazione Antonio Coviello, pubblicazione arricchita da tabelle, dati, grafici che tracciano un quadro puntuale ed asaustivo sul fenomeno emergente”.

“Giusto per comprenderne appieno la portata, in tale categoria turistica nel 1997 l’Enit (l’ente nazionale per il turismo, ndr) inseriva 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il nostro paese. Nel 2018, undici anni dopo, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%), con flusso economico calcolato in entrata pari a circa 4 miliardi di euro (+7,5% rispetto all’anno precedente)”, scrive l’economista, che conclude lanciando un appello alle “organizzazioni che sono chiamate ad investire in ‘pratiche sostenibili’, in linea con le opportunità offerte dalla crisi, per uscirne più forti e responsabili di prima. Anche le strutture ricettive di lusso hanno l’onere di sensibilizzare i propri ospiti in base a questi temi, anche se le tendenze attuali già favoriscono in larga parte le organizzazioni attente all’ambiente e alla comunità”, conclude Coviello.

Per informazioni:
Antonio Coviello
Cnr-Iriss
Via G. Sanfelice 8 – Napoli
a.coviello@iriss.cnr.it
0812470942

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May 30th, 2024

È stato pubblicato il volume dal titolo “Approcci e strumenti innovativi per la pesca sostenibile nel Mar Mediterraneo. Percorsi evolutivi nell’ordinamento internazionale ed europeo”, curato da Valentina Rossi, prima ricercatrice dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss), e Giuseppe Cataldi, professore ordinario di Diritto internazionale presso l’Università “L’Orientale”.

L’opera costituisce uno dei prodotti del progetto “Controllo sulle attività di pesca a seguito dell’evoluzione normativa a mezzo di un approccio integrato e con l’utilizzo di sistemi innovativi”, finanziato nell’ambito del Programma triennale 2019-21 per la ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca marittima, mediante l’Accordo di Collaborazione tra il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (già Mipaaf) e il Cnr-Iriss. Le attività progettuali, condotte sotto la responsabilità scientifica di Valentina Rossi, hanno visto la partecipazione di numerosi colleghi ed esperti della materia, di università, associazioni e altri enti di ricerca, tra cui Unior, AssIDMer, Istituto di studi giuridici internazionali (Cnr-Isgi).

Negli ultimi anni, il mutamento delle dinamiche di mercato e l’evoluzione delle pratiche e tecniche di pesca hanno aggravato le questioni poste dalla internazionalizzazione delle attività di pesca, mettendo alla prova la capacità dei sistemi di regolamentazione esistenti di garantire lo sfruttamento sostenibile delle risorse ittiche, la tutela dei consumatori e il contrasto a pratiche di concorrenza sleale. I processi evolutivi in atto nell’ordinamento internazionale, e in particolare nell’Ue, sono caratterizzati da una crescente attenzione verso la definizione di principi e approcci innovativi volti a garantire la sostenibilità a lungo termine delle attività di pesca e la loro gestione coerente, finalizzata al conseguimento di benefici economici, sociali e ambientali.

Il volume approfondisce alcune questioni che sono al centro dell’attuale dibattito scientifico, istituzionale e politico, tra cui: i conflitti di pesca nel Mediterraneo e l’istituzione della Zona Economica Esclusiva italiana, il nuovo accordo Omc sulle sovvenzioni alla pesca, la tutela del lavoro in mare con particolare riferimento alle imprese di pesca, il nuovo regolamento dell’Ue in materia di controlli, l’Aaccordo sulla conservazione e uso sostenibile della biodiversità marina delle aree al di là della giurisdizione nazionale (Accordo BBNJ), il contrasto alla pesca INN, il rapporto tra attività di pesca e gestione dei marine litter, le attività di pesca dotate di elevati impatti sull’ambiente quali la pesca a strascico e la pesca con reti derivanti. L’obiettivo è quello di analizzare le criticità emergenti e le soluzioni in corso di adozione nei diversi fora internazionali (ITLOS, IMO, WTO, ILO, FAO, GFCM, EU, …).

Per informazioni:
Valentina Rossi
Cnr-Iriss
Via Cardinale Guglielmo Sanfelice, 8, 80134 – Napoli
valentina.rossi@cnr.it
081.2470990

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May 23rd, 2024

Diverse le proposte presentate oggi dall’economista Antonio Coviello, ricercatore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss), docente di Marketing Assicurativo nell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa (in condivisione di personale Cnr) e “Garante Nazionale degli Assicurati” (Andci), nel corso dell’audizione odierna alla VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante “Modifica all’articolo 133 del codice delle assicurazioni private (…), in materia di applicazione del premio minimo su base nazionale, ai fini dell’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, in mancanza di sinistri negli ultimi dieci anni” (A.C. 695).

Il ricercatore Coviello, che ha presentato in Commissione Finanze una ricerca-studio sul fenomeno, parte dal presupposto che la proposta di legge, “nonostante alcune criticità e forti dubbi sulla concretezza della proposta – fermi i parametri del veicolo e del suo proprietario – è apprezzabile moralmente perchè tesa a realizzare maggiore equità tra gli automobilisti (vituosi) di tutto il territorio nazionale”. “Allo stato attuale – spiega Coviello – le tariffe assicurative sono differenziate in ragione di diversi elementi di rischio, uno dei quali è afferente alla residenza del proprietario del veicolo. Sulla base di questo elemento tariffario automobilisti con il medesimo stile di guida, sono soggetti a premi assicurativi diversi in ragione del potenziale di rischiosità del territorio di residenza. Così, per esempio, gli automobilisti residenti a Prato o Napoli affrontano costi assicurativi più elevati rispetto agli omologhi residenti nella provincia di Belluno o Enna, nonostante il loro analogo comportamento alla guida, indenne da sinistri. Certamente complesso correggere queste differenze – ha chiosato l’economista –, tuttavia ho illustrato alla Commissione parlamentare situazioni e provvedimenti utili a eliminare fenomeni di evasione assicurativa o ricorso improprio a targhe straniere, a danno dell’intera collettività”.

Per informazioni:
Antonio Coviello
Cnr-Iriss
Via G. Sanfelice 8 – Napoli
a.coviello@iriss.cnr.it
0812470942

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May 16th, 2024

All’Università di Napoli “Parthenope”, 23-24 maggio, la conferenza internazionale “Digital Transformation Society (DTS 2024)”, organizzata da DISAQ – Department of Management and Quantitative Studies e IDTSE – Management Department Paris School of Business, France.

Tra i relatori il ricercatore CNR-IRISS Antonio Coviello, che presenta un lavoro dal titolo “The impact of digital transformation in the italian insurance sector”.

The conference is organized by DISAQ at University of Naples Parthenope and Paris School of Business, in collaboration with the Knowmedtech Cultural Association and MEISA (UCLM), under the patronage of the Strategic interest group (SIG) on Innovation of the European Academy of Management. The conference is also supported by the DISAQ “Progetto di Eccellenza 2023-2028”.

May 14th, 2024

The focus of the Summer School Structures & Appearance: Engineering & Architecture for Heritage Conservation is the cultural heritage, in its architectural and structural aspects, with insights into the landscape issues. Looking at the new educational needs in line with the complexity of the design processes and strategies concerning the heritage, the goal is to address the contemporary challenge of an increasingly close dialogue between the new engineering technologies and the critical interpretative issues of the conservation project.

The Summer School, has a cross-disciplinary approach, articulated in three thematic in-depth sessions considering the scientific and cultural reciprocity of the aspects: geotechnics | cultural landscape; strengthening | restoration; Heritage BIM, sustainability and planned conservation.

Admission to the Workshop will be made through the selection of participants by the Scientific Committee. Applicants are required to apply by following the instructions at this link.

Applicants are asked to register using this form by May 20.

May 14th, 2024

Il ricercatore CNR-IRISS Antonio Coviello – nell’ottica del rafforzamento della decennale collaborazione/convenzione CNR-IRISS/UNISOB – ha organizzato anche per questo A.A. un ciclo di seminari nell’ambito del” Corso di Marketing Assicurativo”, inserito nel Corso di Laurea in Economia Aziendale/Green Economy, da lui tenuto, che ospita prestigiosi manager dell’industria assicurativa. Tra i relatori/testimoni dei seminari: il Dott. Stefano Guazzone (Driver Underwriting) che tratterà il tema dell’assicurazione dei “rischi speciali”, l’Avv. Giorgio Grasso (Senior Partner – BTG LEGAL), che tratterà il tema dell’Intelligenza Artificiale applicata al settore assicurativo e Paolo Bullegas (Responsabile commissione nazionale studio RCA – SNA/Sind. Naz. Agenti), che “testimonieranno” nel seminario del 7 maggio; successivamente, tra gli altri relatori, il Dott. Renato Somma (ricercatore INGV ed Associato CNR-IRISS) che tratterà il tema del “Rischio Campi Flegrei”, il Dott. Ennio Auciello, agente della Generali Assicurazioni, presenti nel seminario del 14 maggio. Il programma completo dei seminari coi relativi “testimoni” al link del sito UNISOB.

May 14th, 2024

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