Resilience - Innovation - Sustainable Development | Transparency – Organization – Meritocracy
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È stata pubblicata la nuova Monografia “Innovazione e digital disruption per i servizi assicurativi” di A. Coviello e G. Di Trapani, edito da Liguori Editore, nella collana Economia-Domini (2021). Presentazione di Massimo Clemente, direttore CNR-IRISS.
La capacità innovativa è un fenomeno complesso che coinvolge molti soggetti ed Istituzioni ed è il frutto dell’intelligenza umana, dell’applicazione, delle risorse che in più modi si destinano alla Ricerca. Anche per le Imprese Assicurative, l’innovazione rappresenta una priorità strategica da legare alla traduzione di nuove idee in nuovi prodotti e in nuovi processi, finalizzati a modificare il posizionamento della compagnia sul mercato nell’ottica di generare, difendere e/o accrescere il suo vantaggio competitivo. Il testo, pertanto, evidenzia le caratteristiche dell’innovazione nel settore assicurativo, stante la circostanza dell’intangibilità del prodotto e della stessa connessione che essa pone tra prodotto e processo. La pubblicazione (frutto delle risultanze dell’omonimo progetto di ricerca attivato presso il CNR-IRISS, condiviso dagli autori) è così mirata all’analisi dei processi interni ed esterni dell’impresa assicurativa che, come ampiamente riportato in letteratura scientifica, risultano pienamente assoggettabili ad un’innovazione che può realizzarsi con continuità nel tempo ed in termini “aggiuntivi”. Nell’intento di rispondere in modo mirato alle crescenti esigenza degli assicurati, le Imprese assicurative sono chiamate pertanto a variare nel tempo la struttura del prodotto assicurativo sia nella componente copertura del rischio, sia nei sevizi complementari.
May 20th, 2022
Martedì 24 maggio alle ore 11,00 presso la sala convegni del CNR-IRISS presentazione libro/dibattito: “Le fake news fanno male alla salute (e non solo)”
Presentazione del libro “Pandemia e infodemia. Come il virus viaggia con l’informazione” di M. Ferrazzoli e G. Maga.
La comparsa di un nuovo virus su scala globale ha amplificato le fragilità delle nostre comunità e ha catalizzato mutamenti sociali, culturali ed economici radicali. Allo stesso tempo, ha generato una circolazione rapida, massiccia e incontrollata di informazioni che ha messo in discussione il ruolo della scienza e la sua capacità di comunicare: un’infodemia di cui le fake news sono solo la forma più distruttiva.
I toni della narrazione che leggiamo sui media richiamano spesso quelli di una guerra; sono diventate di uso comune parole nuove o dimenticate, come paziente zero, quarantena, spillover, coprifuoco, droplet, green pass, morbilità; i numeri della pandemia (contagi, decessi, guarigioni) polarizzano la nostra attenzione, disorientati come siamo da voci contrastanti e non sempre autorevoli.
Ripercorrere le tappe della prima pandemia al tempo dei social e imparare dall’esperienza può spronarci a ripensare il rapporto tra chi fa ricerca e chi lavora nella comunicazione, per affrontare in modo più consapevole le emergenze future.
Ne discutono con il coautore Marco Ferrazzoli (capo ufficio stampa CNR):
– Caterina Arcidiacono, ordinario di Psicologia sociale Università degli Studi di Napoli “Federico II”, associata CNR-IRISS
– Angelo Cerulo, giornalista
– Maria Ludovica Genna, dirigente medico Ospedale Caldarelli, responsabile Centro di Qualificazione Biologica e tavolo di Medicina di genere
– Introduce: Massimo Clemente, direttore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (CNR-IRISS)
– Modera: Antonio Coviello, giornalista, ricercatore CNR-IRISS, docente di Marketing assicurativo presso l’Università Suor Orsola Benincasa
*Gli utili della vendita del libro saranno devoluti in beneficenza all’AISLA-Ass.Italiana per la SLA.
May 20th, 2022
Il numero 1/2022 della rivista Lacittadinanzaeuropea online è stato pubblicato nel mese di aprile 2022. Il fascicolo si caratterizza per la presenza di un Inserto dal titolo “Donne per l’Europa unita”, che raccoglie una serie di contributi che analizzano secondo varie prospettive la storia dell’integrazione europea nella prospettiva di genere. Gli studi che compongono la sezione ‘saggi e contributi’, analizzano invece alcuni temi di particolare attualità del processo di integrazione europea: quello del modello sociale europeo e le prospettive per un costituzionalismo sociale del lavoro, quello della protezione dell’ambiente attraverso la tutela privatistica, quello delle politiche migratorie e di solidarietà nelle politiche di partenariato dell’UE, e quello dei modelli di integrazione e forme di cittadinanza in Europa. La sezione si conclude con uno studio di Marco Fasciglione sulla lotta al cambiamento climatico e l’approccio basato sui diritti umani, nella prassi delle Nazioni Unite.
L’IRISS fa parte del partenariato istituzionale che ha dato origine al progetto della Rivista, in cui Marco Fasciglione, Natale Rampazzo e Valentina Rossi, ricercatori del CNR-IRISS, sono componenti dell’Editorial Board della Rivista.
May 20th, 2022
The Institute for Research on Innovation and Services for Development of National Research Council of Italy (CNR-IRISS), on 13 June 2022 will host the side-event “Energy, Beauty, Participation: Cultural Heritage Adaptive Reuse as driver of Circular Regeneration and Sustainable Regional Development”, in the frame of the New European Bauhaus Festival.
The event will consist of a sharing of results of European-funded research and innovation projects such as H2020 Be.CULTOUR, CLIC, REFLOW, Open Heritage, as well as other international projects such as Charter and Cultural Heritage in Action, structuring a dialogue with policy makers, entrepreneurs and civil society organisations engaging them in the implementation of the circular human-centred model for urban and territorial regeneration.
Indeed, complex interconnected challenges, global geo-political crisis, the rapid changes occurring in the organisational structure of countries and territories, highlight that the advancement of a circular organisational model based on a higher level of cooperation towards resilience and higher self-sufficiency is needed. The search of a more re-territorialized and circular model in the geographical space is becoming urgent. The circular and human-centred economic model developed in the last years through European funded research can be a way to turn challenges into opportunities for our society. In particular, the implementation of the circular economy model in all production and organisational sectors is fundamental to cope in the next future, de-carbonizing the global economy. This circular model can and should be applied also to territorial regeneration, adopting a paradigm shift in which economic values co-exist and co-evolve with social/human values, thus allowing the implementation of a human-centred strategy for circular and sustainable territorial development. Instead than being a secondary element, cultural heritage has a pivotal role in addressing the current challenges. First, it contributes to cultural identity, shared values and wellbeing of communities, which is fundamental to avoid a societal crisis under forces of isolation and distrust, through cooperation, participation, innovative collaboration models. Also, cultural heritage recovery and adaptive reuse can become a driver of economic regeneration at local level supporting jobs creation and maintenance through building construction activities, cultural tourism, cultural and creative activities, local social economy, RD&I and knowledge economy, as well as being an occasion to re-organise the energy supply and demand in the historic built environment (e.g. historic urban areas, cultural landscapes, historic port areas, etc.). Finally, cultural heritage and cultural landscape contribute to address climate change, as well as to enhance the beauty and attractiveness of cities and regions, if circular models are implemented.
These are the main topics the event will focus on, conceived as an opportunity to deepen project themes, which will be discussed by speakers from different project partners; international networks of cities and regions such as ICLEI and ERRIN will discuss the challenges for the implementation of the circular city from the point of view of local governments. In addition, the debate will be intended as an opportunity for comparison with international organisations interested in cultural heritage such as ICOMOS.
The conference will be opened by Arch. Massimo Clemente, Director of the CNR-IRISS, lead partner of the CLIC and Be.CULTOUR projects.
The event will be hybrid (in presence and online) and will be organised in Naples (Italy), in the Institute of the CNR-IRISS in Via G. Sanfelice, 8.
All additional information will be published on the Be.CULTOUR website.
May 20th, 2022
Il Rotary Club Napoli Est, il Rotaract Club Napoli Est e il CNR IRISS hanno attivato il progetto R-EST-ART Vigliena per la valorizzazione creativa del Forte di Vigliena. Il progetto prevede una serie di incontri con associazioni e istituzioni per il futuro di questo patrimonio e del territorio circostante con un workshop finale di autocostruzione curato dal collettivo di architetti COLLA. Il workshop sarà ospitato presso le Officine del San Carlo a Vigliena e rientra nel programma Creative Living Lab (III edizione) di cui il Teatro San Carlo è risultato vincitore.
Tra i partner dell’iniziativa vi sono l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Associazione Gioco, Immagine e Parole, il Teatro San Carlo, il Master in Pianificazione e Progettazione sostenibile delle aree portuali, RETE Associazione per la collaborazione tra porti e città, aniai Campania, Propeller Club Port of Naples e Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO.
Al progetto partecipano Massimo Clemente, Direttore del CNR-IRISS, Gaia Daldanise, Eleonora Giovene di Girasole e Emanuela Motta del CNR IRISS.
Il primo incontro con le associazioni si è tenuto il giorno 12 aprile presso il Cultural hub Art33 a San Giovanni a Teduccio.
L’incontro si è svolto attraverso tre tavoli di lavoro tematici: Il Forte che vorrei: Re-Start!; Officina Vigliena: Fucina di creatività!; Napoli Est Open Up! Cultura, innovazione e sperimentazione.
I tavoli sono stati coordinati da Carolina Bergamasco (Rotaract Club Napoli Est), Chiara Mazzarella Scocca (COLLA) e Gaia Daldanise (CNR IRISS).
A seguito del lavoro svolto durante i tavoli tematici il collettivo COLLA ha sviluppato il concept dell’allestimento di una quinta scenografica itinerante dal Forte di Vigliena alla città di Napoli. L’allestimento interpreta il momento cruciale della storia del sito: l’esplosione del Forte del 1799 che segnò la fine della Repubblica Partenopea.
L’installazione intende ripartire da questo momento cruciale e porre l’attenzione su questo sito, attivando delle relazioni con altri punti significativi di San Giovanni a Teduccio e del resto della città di Napoli.
Gli elementi dell’allestimento consistono, pertanto, nei frammenti prodotti dall’esplosione: schegge, macerie e brandelli.
Le schegge saranno delle sedute in legno a base triangolare, modulari e componibili in diverse configurazioni, che invadono lo spazio a seguito dell’esplosione. Queste sedute verranno distribuite e combinate al Forte nel giorno dell’evento e poi nei diversi punti significativi della città. Le schegge avranno funzione rappresentativa e comunicativa.
Le macerie del muro saranno rappresentate in un “totem” in legno, che diventa un landmark nello stradone di Vigliena, nonché scenografia per il giorno dell’evento.
I brandelli della bandiera della Repubblica Partenopea, reinterpretati e realizzati dagli scenografi delle Officine San Carlo, saranno dei teli dipinti disposti sui bordi esterni, ovvero sul cancello, che segna il limite dell’area fruibile.
Il collettivo COLLA realizzerà gli elementi in legno con il supporto del laboratorio di falegnameria delle Officine San Carlo.
I workshop di autocostruzione sono previsti per la settimana del 23 maggio, l’inaugurazione dell’installazione RE-EXPLODED sarà prevedibilmente il 1° luglio con la performance di percussionisti diretti dal Maestro Carlo Morelli.
May 20th, 2022
As partner of RETE – International Association for the Collaboration between Ports and Cities, the Institute for Research on Innovation and Services for Development (CNR IRISS) is pleased to share the Call for Papers 2022 “Research Themes” of PORTUSplus, an open-access journal, peer reviewed and indexed, dedicated to the multidisciplinary study of themes concerning the relationship between ports and cities and urban waterfronts.
Scholars and researchers as well as experts and professionals are invited to submit by June 30, 2022 original works and research results on the involved dynamics in the evolution of urban waterfronts and contemporary port cities from different scientific-disciplinary perspectives (economic, social, city-planning, cultural, etc.).
In particular, the proposals should concern an issue related to the thematic areas specified below:
The deadline for the submission of papers is June 30, 2022.
For papers submission and any further information, please address issues and questions to journal@portusplus.org
May 20th, 2022
Nel 2012 due ricercatori dell’Imperial College di Londra diedero vita ad un evento chiamato “Meet the researchers” nel quale si proponeva, al di fuori dei laboratori, l’incontro dei ricercatori con le comunità del territorio. L’iniziativa è divenuta un Festival denominato “Pint of Science” che rappresenta, in linea col format britannico, un appuntamento imprescindibile per le comunità di scienziati in tutto il mondo.
Nell’ambito della rete internazionale del Festival, il Lido Pola – Bene Comune, in qualità di nodo locale della rete stessa, ha proposto e organizzato il panel “Beni Comuni tra Ambiente e Società” sviluppato in tre giornate, dal 9 all’11 maggio, presso la Vineria Vineapolis nel quartiere di Bagnoli (Napoli), con l’obiettivo di dare luogo ad uno scambio di esperienze e conoscenze tra i ricercatori e gli attivisti sulla metafora della Tragedy of the Commons, introdotta dal biologo Garrett Hardin nel 1968.
L’iniziativa è stata dedicata al Polo Litoraneo di innovazione per l’Ambiente marino e la Resilienza Sociale (PoLARS), una proposta progettuale che risponde alla manifestazione di interesse “Ecosistemi dell’Innovazione nel Mezzogiorno”, promossa dal CNR (IRISS, ISASI e IBR) con il Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare (ConISMa), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il Comune di Napoli, il Quadrifoglio Cooperativa Sociale, le Associazione Caracol, Jolie Rouge APS e la fondazione IDIS – Città della Scienza. Obiettivo comune è il recupero del Lido Pola per realizzare un centro innovativo per le scienze ambientali, per la sperimentazione di tecnologie innovative in ambito energetico e di nuovi modelli di condivisione della conoscenza e di inclusione sociale, in sinergia con le comunità locali impegnate nella salvaguardia del territorio di Bagnoli e dell’area dell’ex Italsider.
Di seguito il dettaglio dei singoli incontri:
Lunedì 9 maggio, 18:30-22:00. Tema: Beni Comuni tra Ambiente e Società: Giornata dell’Ambiente Marino. Introduce Patrizia Vittoria (CNR-IRISS) e Intervengono Alessandra Rogato (CNR-IBBR) ed Edoardo De Tommasi (CNR-ISASI), su: “Le diatomee: diversità e successo evolutivo di un organismo unicellulare”.
Dalle attività della prima giornata, essenzialmente dedicata al dibattito su Ambiente Marino, si è sviluppato un interessante dibattito sul ruolo delle Diatomee, alghe responsabili di circa un quarto dell’ossigeno prodotto su scala globale. In termini evolutivi, e quindi a livello della sfida posta sul tavolo di discussione, questi organismi mostrano strategie vincenti, risultando dominanti in ogni ambiente acquatico del nostro pianeta. Sulle caratteristiche di alcune di queste strategie, soprattutto di quelle basate sugli aspetti di dimensione e varietà, si è colta una interessante provocazione per una riflessione parallela in ambito sociale, che ha visto la partecipazione del collettivo Monachelle di Pozzuoli(NA).
Martedì 10 maggio, 18:30-22:00. Tema: Beni Comuni tra Ambiente e Società: Giornata dell’Energia. Introduce Stefania Ragozino (CNR-IRISS) e Intervengono Ivo Rendina (CNR-ISASI) su Il Sole: “bene comune” dell’Umanità, e Mario Buono (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Dipartimento di Ingegneria) su: Progettare secondo natura.
Dai lavori della seconda giornata, dedicati al tema dell’Energia, si è discusso delle nuove tecnologie che consentiranno di sfruttare il Sole per alimentare tutte le attività umane e delle relazioni uomo-ambiente in cui la natura può guidare il processo progettuale verso nuove forme di connessione tra “fare umanistico” e “fare tecnico-scientifico”. Dalla interessante discussione è nata una provocazione a riflettere in termini progettuali sul tema del social housing sostenibile da implementare nei luoghi già candidati della città, come Villa De Luca che ha contribuito al dialogo con la sua esperienza.
Mercoledì 11 maggio, 18:30-22:00. Tema: Beni Comuni tra Ambiente e Società: Giornata della Partecipazione. Introduce Mauro Pinto (Lido Pola) e intervengono:
Gabriella Esposito De Vita (CNR-IRISS) su Beni comuni e standard immateriali: quale modello di governance per garantire inclusione e redditività sociale nel lungo periodo?, e Antonio Pone (Jolie Rouge APS) su: L’efficienza dei commons tra stato e mercato.
La terza giornata è stata rivolta ad un dibattito sul tema della partecipazione sociale e del ruolo che le comunità emergenti degli Usi Civici possono svolgere per un’effettiva ipotesi trasformativa dell’economia e dell’arrangement urbano della città. Il dibattito si è focalizzato soprattutto sull’attuale vincolo/opportunità rappresentato dai fondi del PNRR per le comunità partecipative e di diverse esperienze di cooperazione, come il caso Terranostra di Casoria (NA), che ha contribuito con la sua esperienza di liberazione del verde pubblico in un’ottica di Città Metropolitana.
Questa intensa esperienza di confronto, divulgazione e mutuo apprendimento ha messo in evidenza i vantaggi di processi di co-progettazione che, rafforzando l’interazione tra Ricerca e Comunità, consente di promuovere scelte consapevoli ed informate, nonché a ripristinare la fiducia nelle collaborazioni tra ricerca, istituzioni e cittadini.
May 11th, 2022
Il CNR-IRISS ha partecipato all’evento organizzato da ICM “1821 – 2021. In due secoli le genti del Goriziano hanno trasformato i confini imposti dalle Guerre nella Frontiera più aperta d’Europa“(bando FVG “Confini 2021”) che ha avuto luogo a Gorizia dal 4 all’8 maggio 2022 (v. rassegna stampa)
Nell’ambito della manifestazione si sono tenuti diversi incontri sui temi legati alla storia della frontiera adriatica come uno dei classici luoghi di conflitto del Novecento con testimonianze dirette di alcuni protagonisti delle vicende svoltesi sul confine orientale italo-jugoslavo tra gli anni ‘40 e ’60.
Il CNR-IRISS ha partecipato ai lavori in quanto sottoscrittore, insieme ad ICM e altri enti, del Programma di Azione “Per la Valorizzazione e lo Sviluppo dell’Identità Culturale di specifici contesti territoriali e la Costituzione di Distretti Culturali”.
In tale veste ha partecipato alla tavola rotonda sul Distretto Culturale Europeo nel contesto della Capitale Europea della Cultura 2025. Presenti anche altri partner del Programma d’Azione: Giulio Maria Chiodi e Lucio Minervini del Comitato “L’Arte e la Cultura per l’Economia”; Giovanni Cordini del “Centro di studi sulla Simbolica Giuridica” Università di Pavia; Alfonso Andria del “Centro Universitario Europeo Beni Culturali” di Ravello.
Emanuela Motta (CNR-IRISS) ha presentato, nell’ambito delle aree di ricerca dell’istituto, le attività più in linea con il progetto per un contributo specifico al Distretto Culturale GOmosaico, che può consistere in una partecipazione ad alcuni dei quattro progetti presentati da ICM nell’ambito dei primi PNRR, in particolare:
In tale contesto, il Programma di Azione del CNR-IRISS si è ampliato alla sperimentazione del Distretto Culturale Europeo “GO Mosaico”, quale progetto pilota (sotto l’egida Unesco) con il sostegno congiunto dell’Unione Europea e del Ministero MIBAC Italiano.
May 8th, 2022
May 5th, 2022
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