Il convegno indaga le potenzialità di un processo decisionale collaborativo tra Istituzioni, cluster marittimo e comunità urbana per un porto che sia non solo infrastruttura ma anche generatore di processi di sviluppo sostenibile fondati sull’identità marittima e sull’economia del mare, sempre più integrato alla città e al territorio.
Il Porto Storico di Napoli, dal Molo San Vincenzo alla Calata Porta di Massa, è un palinsesto della storia e della cultura marittima della città, rappresentazione della memoria collettiva e, allo stesso tempo, infrastruttura strategica, pienamente attiva nelle sue funzioni portuali per il trasporto marittimo dei passeggeri, per le crociere, per la Marina Militare. Le straordinarie architetture e le infrastrutture storiche costituiscono un unicum di assoluto rilievo che, da anni, è in attesa di valorizzazione nel quadro di una rigenerazione complessiva.
Agli interventi in atto, come la realizzazione del nuovo terminal del Beverello, il restauro della Immacolatella o l’accesso della Metropolitana al porto, potrebbero aggiungersi altri progetti e iniziative per dar vita ad un polo della cultura, della ricerca e dell’alta formazione. In tale prospettiva, il convegno ha approfondito le potenzialità di un processo decisionale collaborativo tra le Istituzioni, il cluster marittimo, la comunità urbana, per un porto che sia non solo infrastruttura efficiente ma sempre più ‘generatore’ di processi di sviluppo sostenibile fondati sull’identità marittima e sull’economia del mare e sempre più integrato alla città e al territorio.
Rassegna stampa
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