Il CNR-IRISS ha partecipato al decimo convegno annuale dell’Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale (AIUCD) tenutosi in forma virtuale.
L’Associazione per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale rappresenta un luogo privilegiato di incontro e confronto tra filologi, bibliotecari, storici, giuristi, informatici e ingegneri informatici per incidere su aspetti rilevanti della società. Una comunità sempre più aperta anche ai ricercatori attivi negli ambiti della sanità, dell’economia, della giurisprudenza, delle reti sociali. L’informatica umanistica contribuisce allo sviluppo di un’economia digitale più equa, orientandola “in relazione a un sistema di valori che sia attento non solo al funzionamento dei mezzi tecnologici ma anche a i diritti degli umani”, come evidenziato nell’articolo “L’identità europea nella cultura tecno-umana” (De Biase, Il Sole24Ore, 20 dicembre 2020).
Il convegno AIUCD2021, organizzato dal Laboratorio di Cultura Digitale dell’Università di Pisa e dal CNR con l’Istituto di Linguistica Computazionale “A. Zampolli” (ILC), l’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” (ISTI) e da CLARIN-IT, ha rappresentato un importante momento di approfondimento e di riflessione sul ruolo delle Digital Humanities per favorire eguaglianza, partecipazione, diritti e valori nell’era digitale. In quest’ambito è stato affrontato anche il tema dell’accessibilità alle risorse digitali, invitando la comunità scientifica al confronto e al dibattito per lo sviluppo di una società più inclusiva, in cui le persone con disabilità sensoriali, motorie o cognitive, o i discenti nelle varie fasi dell’età evolutiva, non siano meri beneficiari passivi di risorse e strumenti creati per loro, ma protagonisti attivi nella progettazione di risorse, strumenti, percorsi ideati e, grazie a questo, migliori per tutti.
Proprio in tale prospettiva si inserisce il contributo presentato al convegno da Barbara Balbi (MIBACT, SAPAB del Comune di Napoli) e la ricercatrice del CNR-IRISS Alessandra Marasco, che riporta i primi risultati di una ricerca per il co-design di esperienze mediate dalla realtà virtuale per la fruizione ampliata del patrimonio culturale realizzato nell’ambito del Progetto Integrated Technology System For Accessing In-Visible Heritage (#IN-HERITAGE), finanziato dalla Regione Campania. La ricerca, realizzata con la partecipazione attiva di associazioni operanti sul territorio regionale per lo sviluppo del turismo accessibile e dei diritti delle persone con disabilità (Disabled People International, UILDM Caserta, ItaliAccessibile), ha implementato l’approccio della progettazione centrata sull’utente per co-creare soluzioni per “tutti” in grado di migliorare l’esperienza di fruizione con riferimento ai luoghi della cultura inaccessibili a turisti con disabilità motorie permanenti e temporanee. Il contributo presentato, dal titolo Cultural Heritage for All with Virtual Reality: early findings of a Scenario-Based Design approach, è stato pubblicato nel Book of Abstracts della conferenza.