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È stato pubblicato il volume dal titolo “Cultura della sostenibilità per comunità inclusive. Strumenti metodologici per nuove visioni”, a cura di Maria Casola (università di Bari), Massimo Clemente (direttore dell’Istituto per le tecnologie della costruzione – Cnr-Itc), Gaia Daldanise (Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo – Cnr-Iriss), Antonio Felice Uricchio (Istituto di ricerca sulle acque – Cnr-Irsa).
L’opera, edita da Aracne, si propone di approfondire il tema della cultura della sostenibilità secondo un approccio interdisciplinare attraverso prospettive innovative e visioni condivise dal mondo della ricerca, dell’impresa e del sociale. In particolare, il volume esplora processi di tutela e partecipazione, sistemi integrati di cura e valorizzazione comunitaria del patrimonio culturale e naturale, con annesse problematiche relative al quadro storico giuridico e legislativo, approcci di rigenerazione e sviluppo territoriale con il coinvolgimento della comunità e le implicazioni legate alla creatività nonché strumenti innovativi per la transizione ecologica al fine di esplorare nuovi approcci culturali alla sostenibilità in linea con l’Agenda 2030.
La parte I, “Patrimonio culturale e naturale: tutela, valorizzazione e partecipazione”, affronta per prima cosa la sfida delle forme di tutela, cura e approcci di governance e management del patrimonio culturale. Il patrimonio culturale custodisce le storie e le conoscenze locali delle persone (ciò che l’Accordo di Parigi definisce “tecnologie endogene”): dimostra le cause dei cambiamenti storici e il modo in cui le persone si sono adattate ad essi realizzando approcci integrati nella valorizzazione del patrimonio.
Nella parte II, “Sviluppo territoriale e rigenerazione sostenibile: cultura, creatività e comunità”, viene approfondito il ruolo delle strategie culturali, delle attività culturali e creative e delle comunità nelle politiche di rigenerazione territoriale. Tali approcci aiutano a rivelare la natura e l’effetto della cultura e della creatività come metodo di pianificazione nel coinvolgimento della comunità. Infatti la pianificazione culturale, collaborativa e creativa è un percorso di consultazione inclusiva e contemporaneamente un processo decisionale che supporta le istituzioni e le organizzazioni a ripensare come le risorse culturali possano aiutare strategicamente una comunità a raggiungere i suoi obiettivi civici e di sviluppo sostenibile.
La parte III, “Transizione ecologica: prospettive e strumenti innovativi”, esamina approcci e strumenti a servizio del patrimonio culturale e naturale analizzando le pratiche inclusive che alimentano l’integrazione dei valori naturali, tecnologici e culturali per uno sviluppo sostenibile che offra spazi materiali ed immateriali, fisici e virtuali, per modalità collettive, improvvisate e riflessive di agire e pensare a futuri incerti come quelli delineati dai nuovi scenari della transizione ecologica e del cambiamento climatico.
Nella parte IV, “Cultura della sostenibilità e comunità inclusive: patrimonio culturale e imprese culturali e creative sostenibili”, il volume termina con alcune domande poste a testimoni privilegiati – stakeholder afferenti al mondo della cultura e della ricerca – con il fine di attualizzare e proiettare i temi di approfondimento affrontati dagli Autori nei vari contributi. Questo con la prospettiva di costruire una visione futura, in cui la “cultura della sostenibilità” viene interpretata come bene comune orientato a processi di sviluppo innovativi, culturali e creativi per comunità sempre più inclusive.
Le interviste sono state sviluppate su due prospettive: “Cultura della sostenibilità e processi di sviluppo innovativi per la valorizzazione del patrimonio”, “Comunità inclusive e imprese culturali e creative made in Italy per lo sviluppo sostenibile”.
Per informazioni:
Gaia Daldanise
Via Cardinale Gugliemo Sanfelice 8, 80134, Napoli
gaia.daldanise@cnr.it
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