Workshop – campagna d’ascolto nella Val d’Agri, inserito nel calendario del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 dell’ASviS.
Il workshop, ospitato e promosso dai Comuni di Montemurro e Grumento Nova in collaborazione con Fondazione Appennino ETS, si inquadra nell’ambito delle attività di ricerca sui temi della coesione territoriale e del riequilibrio a scala regionale della pressione antropica ed ha rappresentato l’avvio di una campagna d’ascolto in territori interessati da processi di progressiva marginalizzazione e depauperamento. Partendo dalle attività in itinere del progetto S.P.A.M. – Suoni di Pietra Appennino Mediterraneo (Regione Basilicata), che vede protagonista una rete di enti lucani con partner internazionali, il gruppo di ricerca interdisciplinare ha contribuito al percorso di civic engagement, di ri-scoperta delle vocazioni territoriali e di valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Il gruppo di ricercatori “in-azione” che ha condotto l’iniziativa include quattro istituti CNR (IRISS, IRPPS, ISMED, IIC), il Centro di ricerca per le Aree Interne e gli Appennini (ArIA) dell’Università del Molise, la Fondazione Appennino e la Fondazione Città della Pace ed è in rete con l’Università della Basilicata, il CNR ISPC ed il Consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi (C.U.G.Ri.) delle Università della Campania.
Nel corso delle tre giornate sono state sviluppate attività di engagement e confronto tra ricercatori, rappresentanti delle istituzioni locali, della comunità educante e degli attori del settore culturale e creativo per discutere delle risorse della Val d’Agri, dei possibili driver per la valorizzazione del capitale naturale e socio-culturale del territorio e per l’empowerment delle comunità locali.
Al gruppo multidisciplinare di ricercatori guidato da Gabriella Esposito De Vita (IRISS) e Mario Paolucci (direttore IRPPS) hanno partecipato: Stefania Oppido, Valeria Catanese, Luisa Fatigati e Maria Scalisi del CNR-IRISS, Paolo Landri e Filippo Accordino del CNR-IRPPS, Fabrizio Clemente del CNR-IIC, Giuseppe Pace del CNR-ISMED e Luciano De Bonis del Centro ArIA dell’Università del Molise. Tra i focus delle attività lo studio dell’iniziativa internazionale della Scuola del Graffito Multistrato di Montemurro (presieduta, fino alla scomparsa, dall’urbanista Nicola Giuliano Leone), volano di un processo di rigenerazione culture-led, la Fondazione Sinisgalli, ed il Parco archeologico di Grumentum. Questi poli culturale dell’area formano oggetto di possibili sinergie per la valorizzazione di un’area recentemente inserita nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI).
Nel corso del workshop sono state, inoltre, sviluppate attività con le scuole di secondo grado “W.Gropius” e “da Vinci-Nitti” di Potenza per stimolare il confronto con gli studenti su questioni legate alla consapevolezza delle risorse del contesto, così come ai limiti percepiti dai giovani per la propria realizzazione personale e professionale e al senso di appartenenza delle giovani generazioni al proprio territorio.
Nell’ambito della campagna di ascolto si è avviato un tavolo di co-progettazione con i comuni della Val d’Agri interessati dall’attività estrattiva (Concessioni ENI-Total) per discutere di possibili percorsi di valorizzazione del patrimonio storico e culturale e di rigenerazione territoriale delle aree marginali in una prospettiva di transizione sostenibile. Il dialogo dei ricercatori con amministrazioni locali, stakeholder e comunità mira a costruire processi condivisi, individuando nella costruzione di reti territoriali un fattore strategico per ottenere la massa critica indispensabile ad innescare ed alimentare processi rigenerativi. La messa in rete di risorse, competenze e progettualità è anche alla base di un’ipotesi di ecosistema per l’innovazione della Val D’Agri configurata dal gruppo di ricerca (in attesa di finanziamento) in sinergia con amministrazioni comunali e associazioni del terzo settore.
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