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La Rete Faro Italia celebra la ratifica della Convenzione di Faro. “Si accendono tanti Fari in tutta Italia” – 12 dicembre 2020

09 Dec 2020

Sabato 12 dicembre 2020 la Rete Faro Italia, composta da comunità patrimoniali italiane che collaborano in linea con i principi della Convenzione di Faro, festeggerà l’avvenuta Ratifica della Convenzione assieme alla Sede italiana del Consiglio d’Europa.

Lo scorso 23 settembre la Camera dei Deputati ha infatti approvato in via definitiva l’adesione da parte dell’Italia alla Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, adottata nel 2005 a Faro (Portogallo).

La legge di ratifica è entrata in vigore il 24 ottobre. La Convenzione di Faro invita i Paesi a riconoscere e tutelare il patrimonio culturale materiale e immateriale.

É stata ad oggi ratificata da 20 Stati membri del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia è il primo tra i paesi fondatori, e firmata da altri 6. La comunità patrimoniale è definita dalla Convenzione come: “una comunità di persone che attribuiscono valore ad aspetti specifici del patrimonio culturale, che essi desiderano, nel quadro dell’azione pubblica, mantenere e trasmettere alle generazioni future”.

La Rete Faro Italia, nata nel 2019 e attualmente composta da 23 associazioni e istituzioni di varia natura,  lavora per affrontare le sfide legate al settore del patrimonio culturale identificando attività e buone pratiche comuni.

Nonostante la pandemia non permetta attualmente di organizzare eventi in presenza, i membri hanno deciso di sensibilizzare la cittadinanza sulla portata positiva di questa ratifica organizzando sabato 12 dicembre, in contemporanea da tutta Italia, una serie di eventi e proiezioni video sulla pagina Facebook ufficiale della rete.

Tra i cinque membri aderenti della Campania anche i “Friends of Molo San Vincenzo”, progetto di Action Research del Cnr Iriss (con DSU Università degli Studi di Napoli Federico II, Aniai Campania e Propeller Club Port of Naples) nato per restituire il Molo alla città sia nella sua funzione portuale sia come spazio pubblico aperto alla comunità urbana, favorendo il dialogo e la collaborazione tra le Istituzioni coinvolte.

Le attività proseguono il percorso, iniziato nel 2015, sui processi decisionali collaborativi per il patrimonio culturale svolte dal gruppo di ricerca Cnr Iriss coordinato da Massimo Clemente con Eleonora Giovene di Girasole e Gaia Daldanise.

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