Institute for Research on Innovation and Services for Development

Resilience - Innovation - Sustainable Development Transparency – Organization – Meritocracy

The CNR IRISS researchers Stefania Ragozino (coordinator of the AESOP Thematic Group on Public Spaces and Urban Cultures) and Gabriella Esposito De Vita (Member of the Scientific Commitee of the Conference) would like to invite you to participate in the Meeting “Between the home and the square: bridging the boundaries of public space” in Thessaloniki, Greece, on 22 and 23 October 2021.

The meeting is structured around the concept of boundaries of public space and the relation between public space and more private spheres of urban life, like the home.

By taking an interdisciplinary and transdisciplinary approach, the meeting will discuss, challenge and rethink traditional boundaries between public and private, legal and illegal, planned and unplanned, formal and informal, natural and social, digital and material, familiar and uncanny.

Moreover, the meeting will reflect on the impact of the COVID-19 pandemic on the making and unmaking of boundaries within the public space as well as between public space and home.

The Conference is free of charge as for TG PSUC policy.

Abstract submissions can be made at the conference site until 17 May 2021

Resources

April 1st, 2021

A marzo 2025 è stata sottoscritta una convenzione operativa tra l’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss) e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con l’obiettivo di avviare una collaborazione scientifica nell’ambito di “EMPATHS – EMpowering landscapes with Participatory Approaches to Heritage interpretation Skills”, progetto europeo finanziato dal programma Erasmus+  (KA220-VET).

La convenzione rafforza un’alleanza strategica già avviata ad ottobre 2024 con un accordo quadro, e mira a mettere in comune competenze, risorse e strumenti per valorizzare il patrimonio culturale attraverso approcci partecipativi, in linea con i principi della Convenzione di Faro. In questo contesto si inserisce il progetto “EMPATHS”, che rappresenta una delle prime applicazioni operative di questa visione condivisa. Nell’ambito del progetto, il Cnr-Iriss è coinvolto in attività di ricerca, formazione, co-progettazione e disseminazione, fornendo un contributo decisivo alla definizione del quadro metodologico, alla progettazione del programma formativo e alla sperimentazione sul campo. L’Istituto è inoltre impegnato nell’organizzazione di eventi locali e nazionali volti a promuovere il coinvolgimento attivo delle comunità. Il team di ricerca Cnr-Iriss coinvolto nel progetto è composto da Giuseppe Pace, Erlisiana Anzalone e Gaia Daldanise.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che il settore del patrimonio culturale, sebbene disponga di un ampio patrimonio di competenze specialistiche, fatichi ad adottare modelli realmente inclusivi e collaborativi di interpretazione del patrimonio. Nonostante le raccomandazioni internazionali e le buone pratiche promosse da UNESCO e Interpret Europe, la partecipazione attiva delle comunità locali nei processi decisionali e interpretativi rimane, infatti, ancora marginale. L’heritage interpretation (HI) è per lo più bloccata nel vecchio paradigma e si concentra ancora sulla comunicazione al pubblico di narrazioni selezionate da esperti.

In questo scenario, l’obiettivo di “EMPATHS” è aumentare la qualità del lavoro dei professionisti del patrimonio culturale, promuovendo nuove competenze e pratiche di interpretazione partecipativa (HI) che li trasformino in agenti interpretativi, capaci di facilitare il dialogo tra i molteplici valori e significati che i cittadini attribuiscono ai luoghi, favorendo così una più ampia partecipazione delle comunità. A tal fine, il progetto sviluppa:

  • un quadro metodologico per l’interpretazione partecipativa del patrimonio;
  • un programma di formazione innovativo per professionisti del settore;
  • una piattaforma digitale per la condivisione dei risultati;
  • strumenti per sensibilizzare sull’impatto dell’HI partecipativa in termini di sostenibilità, democrazia e coesione sociale.

Il progetto è coordinato da Interpret Europe – European Association for Heritage Interpretation (Germania) e riunisce un partenariato eterogeneo di enti culturali, ONG, parchi e musei provenienti da Italia, Austria, Grecia e Germania, selezionati per la loro complementarietà in termini di profili, competenze ed esperienza. Tra i partner figurano:

Partner di formazione: Interpret Europe, The Story Behind e HERITAGE – Queste organizzazioni apportano competenze nell’ambito della promozione del patrimonio culturale e della formazione nel campo dell’Heritage Interpretation (HI), partecipazione comunitaria, heritage branding e ricerca sociale. Sono responsabili della ricerca e sviluppo e delle attività di disseminazione del progetto.

Partner pilota: Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Karavanken Geopark (Austria) e The Ethnological Museum of Trace (Grecia) gestiscono diverse tipologie di patrimonio (archeologico, culturale e naturale) e operano in vari contesti con comunità disuguali, ampliando le prospettive del progetto a diversi paesaggi culturali, sociali ed economici, a diverse realtà scalari e comunità. Contribuiranno alla co-progettazione e alla sperimentazione in loco dei laboratori partecipativi.

Collaborazione transnazionale: in ogni Paese, un partner di formazione lavorerà in stretta sinergia con un partner pilota. Inoltre, la cooperazione si estenderà a una rete di partner associati, tra cui l’UNESCO e diverse istituzioni culturali e accademiche, che contribuiranno alla disseminazione e sostenibilità dei risultati. Per maggiori informazioni sul progetto, vi invitiamo a seguire la pagina Facebook e l’account Instagram di EMPATHS.

Per informazioni:
Giuseppe Pace
CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo
giuseppe.pace@cnr.it

Immagini:

May 7th, 2025

Il 9 aprile 2025, nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede del Senato della Repubblica, si è tenuto il convegno “Abusi sui minori: costruiamo la rete”, promosso dalla Vice Presidente del Senato, senatrice Licia Ronzulli, con l’obiettivo di attivare sinergie concrete per la protezione dell’infanzia, attraverso percorsi di formazione, prevenzione, sensibilizzazione e contrasto alla violenza, alla dispersione scolastica e ai rischi dell’ambiente digitale.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irib) e coordinata dal prof. Enrico Parano, Responsabile della sede Irib di Catania, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria e la Fondazione Terre des Hommes. Nel suo intervento d’apertura, il prof. Parano ha richiamato i principi fondamentali sanciti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, sottolineando come ogni forma di violenza rivolta a un minore rappresenti una negazione profonda e inaccettabile dei suoi diritti, evidenziando la necessità di una risposta corale affinché nessun bambino resti solo di fronte al dolore. “Spesso”,  ha osservato Parano “sono gli sguardi dei più piccoli a raccontare ciò che la loro voce non riesce a dire. E se i bambini non hanno la possibilità di difendersi, è nostro dovere aiutarli. Tutti voi avete una straordinaria opportunità per farlo, in gioco non c’è solo il loro futuro, ma anche il nostro”.

Un richiamo forte alla responsabilità etica e civile che ha attraversato l’intero convegno, che ha ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica e il sostegno della Rai, e ha visto il coinvolgimento di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e scientifico, della sanità, della giustizia, dell’educazione, della Chiesa e delle forze dell’ordine, in un dialogo interdisciplinare volto alla costruzione di interventi operativi e immediati.

In rappresentanza della Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, prof.ssa Maria Chiara Carrozza, è intervenuta la dott.ssa Gabriella Esposito, Dirigente di ricerca presso il Cnr-Iriss (Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo). Nel suo intervento, Esposito ha sottolineato quanto sia strategico, all’interno del Consiglio nazionale delle ricerche, il dialogo tra le scienze sociali e le scienze della vita per affrontare le grandi sfide sociali. In tale prospettiva, il contributo del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale – cui il Cnr Iriss afferisce – si rivela essenziale per promuovere approcci integrati alla prevenzione della violenza e alla costruzione di comunità inclusive, capaci di tutelare i diritti dei minori.

“La cosiddetta terza missione degli enti di ricerca non può essere intesa come un semplice trasferimento top-down delle conoscenze, ma come un processo di mutuo apprendimento tra istituzioni, comunità e ricerca scientifica, ha dichiarato Esposito, aggiungendo che: “La violenza sui minori è una ferita profonda che lacera il tessuto sociale non solo del presente, ma anche del futuro. Cura e prevenzione sono parole chiave che attraversano molte delle nostre ricerche, e che rappresentano una responsabilità condivisa per costruire comunità più giuste e sicure”.

Nel quadro di un evento così ricco di competenze e visioni, la dott.ssa Esposito ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal prof. Parano, promotore e coordinatore dell’iniziativa, evidenziando come l’impostazione interdisciplinare e orientata all’azione rappresenti una direzione essenziale per costruire risposte efficaci e condivise. Ha infine ribadito il ruolo fondamentale del Cnr nel rendere disponibili alla società i risultati della ricerca, contribuendo alla definizione di politiche pubbliche e strategie condivise, in una logica di “policy design”. “Eventi come questo”, ha concluso, “sono il luogo in cui la conoscenza si trasforma in azione, e la ricerca incontra il suo fine ultimo: il benessere delle comunità”.

Durante il convegno, è emersa con forza la necessità di una risposta collettiva a un fenomeno drammaticamente diffuso ma ancora in gran parte invisibile. In Italia, sono 77.493 i minori in carico ai servizi sociali per maltrattamento, e il 91,4% degli abusi avviene all’interno del contesto familiare. Tuttavia, si stima che questi dati rappresentino solo la punta dell’iceberg di un fenomeno sommerso, con gravi conseguenze sullo sviluppo psicologico, neurologico e sociale delle vittime (Fonte Dati: https://www.invisibileagliocchi.org).

Tra i momenti significativi della giornata, la presentazione del nuovo spot video correlato alla campagna di sensibilizzazione contro gli abusi sui minori “Invisibile agli occhi”, promossa da Cnr-Irib, Società Italiana di Pediatria e Fondazione Terre des Hommes, già avviata sul territorio nazionale e successivamente estesa su quello internazionale (New York, Parigi, Londra). Lo spot è stato realizzato per sensibilizzare la comunità scolastica e in particolare gli insegnanti che spesso rappresentano figure importanti nell’intercettazione precoce di segnali di disagio nei bambini, riconoscendo il ruolo fondamentale che la scuola e gli insegnanti possono avere nel rappresentare un punto di riferimento, conforto e protezione per i minori in difficoltà.

Il convegno si è dunque confermato come un momento cruciale di confronto e progettazione, in cui il Cnr ha ribadito la propria volontà di essere motore scientifico e civico nella costruzione di una società più attenta e responsabile, che tuteli tutte e tutti, costruendo alleanze educative e istituzionali capaci di riconoscere, prevenire e affrontare la violenza sui minori in tutte le sue forme.

Per informazioni:
Enrico Parano
CNR – Istituto per la Ricerca e l’Innovazione Biomedica
enrico.parano@cnr.it

Vedi anche:

May 7th, 2025

From April 7 to 11, 2025, the Fieldwork and the second Training Event of the Erasmus+ project PSUGO – Education in Living Labs: Participatory Skills for Sustainable Urban Governance was held in Naples.Organized by Cnr-Iriss, the Department of Architecture at the University of Naples Federico II (DiARC), the Evaluab evaluation laboratory (DiARC), and Lido Pola Bene Comune, in collaboration with the Croatian partner SF:IUS, the two events combined meetings, training sessions, urban explorations, and fieldwork activities, involving students, researchers, associations, and local activists.

Coming from Palermo, where they visited the partner PUSH, the Croatian partners from SF:IUS conducted the Naples Fieldwork, an intensive qualitative research activity during 7-8 April at the PS-U-GO Urban Living Lab Naples, focusing on the analysis of local contexts and participatory practices. On the first day, the group examined the materials produced by the PS-U-GO Urban Living Lab Naples (maps, timelines, and context analyses), while the second day was dedicated to the fieldwork in the city centre observing the issue of sea accessibility.

The Training Event started on 9 and last till to 11 April. During the first day’s activities held at the Department of Architecture, energizer activities played a crucial role in facilitating participant interaction and creating an inclusive atmosphere conducive to fruitful dialogue. In the afternoon, an exchange session among the four Living Labs was developed to launch an open discussion on methods, contexts, policies, and stakeholders involved in the four PS-U-GO ULLs. The second day was entirely dedicated to a curated exploration in Bagnoli. Encountering experts and activists in each stops (Villa Medusa and Bagnoli neighbourhood, Bagnoli Peer, Circolo Ilva, and Lido Pola), participants could explore physical and symbolic barriers to accessing public spaces and the sea. Following activities, including a social lunch organized by Anema – La Cucina della Cura, were held at the Lido Pola Commons. Particular attention was given to the theme of “participation/protagonism” in participatory processes, discussed during a lively brainstorming session that generated significant insights.

The third day was dedicated to the public beaches of Posillipo — Bagno Elena, Spiaggia di Donna Anna, and Baia delle Monache — aimed at exploring and testing the accessibility to the sea after the struggles developed by the Committee Mare Libero e Gratuito Napoli, to the seaside walk till to Monte Echia providing an opportunity to deepen understanding of the area’s coastal evolution. The curated exploration concluded with an encounter with one of the activists from the SET network addressing issues of touristification and the impacts of the real estate market. A concluding session including co-evaluation and co-creation activities was hosted at the Department of Architecture.

The Training Event also included two seminars delivered by professors from BTU Cottbus–Senftenberg. On April 8, Prof. Silke Weidner presented “Integrated Urban Development Concepts in the context of the EU Leipzig Charter”, offering insights into integrated planning models, structural transitions, and participatory practices in urban and rural contexts. On April 12, Hendrik Weiner delivered a lecture entitled “From explorative teaching projects to urban living labs – hybrid settings for a new public-civil cooperation”, focusing on hybrid models of engaged learning and co-design based on real-world experimentation and collective urban action.

The Training Event also highlighted the unique value of the Italian Living Labs — Naples and Palermo — compared to more structured contexts such as Germany and Cyprus: a more dynamic approach, deeply rooted in the real-life experiences of the territories, capable of amplifying bottom-up urban transformation practices.

The final assessment of the event was extremely positive: in addition to strengthening the sense of community among participants, the experience enhanced awareness of local urban challenges and initiated creative restitution processes, including the production of an interactive mapping reportage by the students.

Per informazioni:
Stefania Ragozino
CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo
stefania.ragozino@cnr.it

May 7th, 2025

Nell’ambito del progetto Monti Picentini CiLab – Il Parco Regionale dei Monti Picentini in cammino per un Parco Circolare, finanziato dal GAL AISL (Irpinia Sannio – Cilsi) si è svolto ad Avellino, lo scorso 5 aprile presso la sede della TM Consulting, il primo seminario-workshop rivolto ai partecipanti al corso di formazione per “Tecnico della progettazione turistica locale” sviluppato nell’ambito del progetto. Attraverso modalità laboratoriali i partecipanti si sono confrontati con i ricercatori coinvolti nel progetto, Maria Giulia Contarino, Valentina Corvigno, Alessandro Di Nolfi e Piero Zizzania, con le responsabili scientifiche delle attività, Stefania Oppido e Stefania Ragozino per il Cnr Iriss, Maria Cerreta e Katia Fabbricatti per il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, e con Serena Giuditta, esperta di marketing territoriale e coordinatrice del progetto.

Monti Picentini CiLab, infatti, mira a configurarsi come un percorso di attivazione di sinergie ed alleanze tra ricercatori e attori locali in un territorio interno della Regione Campania, un processo incrementale di empowerment di comunità e di capacity building finalizzato a produrre innovazione sociale, culturale ed economica in contesti marginalizzati. Obiettivo è promuovere una proficua interazione tra saperi scientifici e saperi locali per la valorizzazione delle risorse territoriali e lo sviluppo di competenze professionali.

Stefania Oppido, prima tecnologa dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Cnr, ha commentato l’iniziativa sottolineando il ruolo della ricerca come motore di sviluppo: “Stiamo proponendo un nuovo modello di interazione tra ricerca scientifica e territorio, con l’obiettivo di trasferire conoscenze e sviluppare competenze specifiche per affrontare le criticità delle aree interne, come lo spopolamento e la carenza di servizi. Il paesaggio deve essere riconosciuto come vero “driver” dello sviluppo turistico. Non dimentichiamo che le aree interne ospitano il 90% dei parchi protetti, il 75% del patrimonio forestale nazionale e che oltre il 90% delle produzioni di eccellenza Dop e Igp viene realizzato nei piccoli borghi”.

Per informazioni:
Stefania Oppido
Cnr-Iriss
stefania.oppido@cnr.it

Vedi anche:

 

 

 

May 7th, 2025

Quale ruolo possono avere le pratiche collettive nella trasformazione urbana e territoriale? Da questa domanda nasce il volume di Luisa Fatigati (Cnr Iriss) Praticare territori. Spazi e comunità in divenire, pubblicato da Cnr Edizioni.

Muovendosi tra urbanistica critica, geografia sociale e progettazione partecipativa, l’autrice adotta l’approccio della ricerca-azione per esplorare il territorio come palinsesto vivo, continuamente ridefinito da usi, conflitti, memorie e progettualità sociali. Il volume si inserisce nel dibattito contemporaneo sulla giustizia spaziale e sulla città come luogo di relazione, conflitto e possibilità, con riferimenti a Henri Lefebvre, Giancarlo De Carlo, Alberto Magnaghi e alle più recenti teorie sugli urban commons.

Partecipare alla costruzione dei luoghi che abitiamo è un gesto di cura e responsabilità collettiva. Praticare territori descrive come le comunità possano diventare protagoniste nella progettazione del proprio spazio di vita. Attraverso il racconto di sei esperienze di ricerca-azione condotte in diversi contesti italiani — dai laboratori itineranti di Tricase al patto eco-collaborativo nella piana nolana, dallo spazio di gioco rivendicato dai bambini di Napoli al confronto tra mito e sviluppo a Bacoli, fino all’interpretazione della crisi ambientale ad Anagni e al concorso per il parco del ponte a Genova — l’autrice accompagna il lettore in un viaggio tra spazi vissuti, pratiche condivise e narrazioni locali. Sei esperienze che mostrano come l’urbanistica partecipata possa dare forma a un nuovo modo di abitare il territorio, in cui la città si rivela spazio di relazione, memoria e futuro condiviso.

Il libro analizza come le pratiche di coproduzione dello spazio possano orientare processi di trasformazione urbana più inclusivi, resilienti e fondati sulla partecipazione attiva delle comunità. Propone una visione radicale della pianificazione, che supera i modelli tecnocratici tradizionali, valorizzando i saperi locali, l’autogestione e la costruzione collettiva degli spazi pubblici.

L’analisi delle interviste a progettisti come Giovanni Multari e Alessandro e Luigi Benevolo offre ulteriori spunti di riflessione sulle possibilità e i limiti della partecipazione urbanistica contemporanea. Con una prefazione di Adriana Valente (Cnr Irpps) e una postfazione di Carla Tedesco (Università IUAV di Venezia), Praticare territori  indaga come la dimensione territoriale possa essere reinterpretata alla luce di pratiche emergenti di co-produzione spaziale, restituendo centralità al rapporto tra spazio fisico, pratiche sociali e forme di governance condivisa. Si offre come uno strumento prezioso non solo per urbanisti, amministratori e ricercatori, ma anche per tutti coloro che desiderano immaginare nuove pratiche di cittadinanza e trasformazione sociale.

Per informazioni:
Luisa Fatigati
Cnr-Iriss
l.fatigati@iriss.cnr.it

Vedi anche:

May 7th, 2025

“Rischio tra natura e società: comprendere, prevedere, agire per il futuro” è il titolo della nuova edizione dei Seminari Cnr Iriss 2025, un ciclo di incontri promosso dall’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss), curato da Natale Rampazzo, dirigente di ricerca dell’Istituto.

Riprendendo le riflessioni di Ulrich Beck, il ciclo di seminari intende esplorare il concetto di rischio nella società contemporanea attraverso un approccio multidisciplinare. Le sfide globali legate alle trasformazioni ambientali, tecnologiche e sociali pongono interrogativi urgenti sulla convivenza collettiva e sulla sostenibilità dei modelli di sviluppo. L’iniziativa si propone di affrontare queste tematiche coinvolgendo ricercatori e ricercatrici dell’Iriss, di altri Istituti del Cnr ed esperte/i esterne/i, in un dialogo volto a costruire strategie per la comprensione e la gestione del rischio in diverse dimensioni.

Dal 20 marzo al 29 maggio 2025, i seminari offriranno un percorso di approfondimento sulle diverse declinazioni del rischio – ambientale, sociale, economico e tecnologico –  in un’ottica integrata, volta a favorire il dialogo e la costruzione di strategie per affrontare le sfide del futuro.

L’iniziativa avrà inizio il 20 marzo con un seminario a cura di Maria Patrizia Vittoria (Cnr Iriss), dedicato al ruolo della performatività nei contesti urbani e all’interazione tra beni comuni e teatro sociale, per indagare come le pratiche artistiche possano incidere sulla gestione degli spazi collettivi.

Il  3 aprile, Roberto Speziale (Presidente ANFFAS Nazionale) e Valentina Della Fina (Cnr Isgi) discuteranno il tema della disabilità e del rischio di esclusione sociale, con un’analisi sui diritti come strumento fondamentale per la costruzione di percorsi di inclusione effettiva. Il 17 aprile, Dario Minervini (Università degli Studi di Napoli Federico II) presenterà il volume Socionature a rischio, discutendo le complesse interazioni tra società ed ecosistemi in un’epoca sempre più segnata da profonde crisi ambientali.

L’8 maggio, Alex Giordano (Università Giustino Fortunato, Rural Hack) presenterà il suo volume FoodSystem 5.0 | Agritech | Dieta Mediterranea | Comunità, approfondendo il ruolo dell’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare. La discussione si focalizzerà su un nodo cruciale: se da un lato la tecnologia può contribuire a risolvere alcune criticità, dall’altro, se scollegata dalle comunità, rischia di amplificare le disuguaglianze, aumentare l’impatto ambientale negativo e indebolire il senso di collettività.

Il 15 maggio, Andrea Crescenzi (Cnr Isgi) e Nicola Colacino (Scuola Superiore a Ordinamento Speciale della Difesa) affronteranno il tema del rischio legato ai cambiamenti climatici,approfondendo il principio di prevenzione e la prospettiva intergenerazionale, ovvero la necessità di valutare l’impatto delle decisioni presenti sulle generazioni future.

La discussione proseguirà il 22 maggio con un seminario dedicato alla gestione del rischio sismico e vulcanico, con particolare riferimento alle aree ad alta vulnerabilità come i Campi Flegrei, il Vesuvio e l’isola di Ischia. L’incontro sarà curato da Antonio Coviello (Cnr Iriss) e Renato Somma (Ingv, associato Cnr Iriss), che illustreranno strategie di mitigazione e strumenti di governance del rischio in questi territori.

Il ciclo di incontri si concluderà il 29 maggio con un seminario a cura di Luisa Fatigati (Cnr Iriss) che guiderà la riflessione sulla necessità di ripensare il concetto di rischio attraverso pratiche di partecipazione e co-progettazione, individuando il ruolo dei beni comuni all’interno delle pratiche di ricerca-azione.

Gli incontri, aperti al pubblico, si svolgeranno presso la Sala Convegni del Polo Umanistico Cnr di Napoli (Via Cardinale Guglielmo Sanfelice, 8 – 6° Piano) dalle ore 15.00 alle 17.00 (ad eccezione dell’incontro del 17 aprile che si terrà dalle ore 12.30 alle 14.30).

Per informazioni:
Natale Rampazzo
CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo
natale.rampazzo@cnr.it

Vedi anche:

March 17th, 2025

The “Beauty and the Built Landscape Week”, to be held in Viterbo, Italy, on June 16-21, 2025, aims to foster discussions on the role of beauty in urban design. The event will explore how aesthetic quality can contribute to human well-being, sustainability, and the design of livable cities. The congress, planned to be held on June 17-19, seeks to address the contemporary challenges of urban aesthetics by integrating perspectives from history, culture, environmental psychology, and design theory. It also aims to reconcile the functional and environmental aspects of urban planning with the traditional goal of creating beautiful and hospitable living environments. Five sessions are scheduled focusing on the following topics:

Sessions

Session 1: The Watermarks of Beauty

Coordinated by: Mark Alan Hewitt, Mark Alan Hewitt Architects; Steven W. Semes, University of Notre Dame, Board of Directors, BBL

What are we talking about when we talk of beauty in urban landscapes? What are its characteristics and where does it come from? Are there different types? Is it generally the product of single artists or of collective involvement? Is it innate and culturally universal or the property of diverse cultures? We begin with a brief overview of some central questions.

Session 2: Beauty and Organized Complexity

Coordinated by: Stefano Cozzolino, Research Institute for Regional and Urban Development, Dortmund, Scientific Committee, BBL; Stefano Moroni, Politecnico di Milano, Board of Directors, BBL

Urban beauty has traditionally been thought to be “a work of art”. However, authors engaging with complexity theories, such as Jane Jacobs and Christopher Alexander, have challenged this assumption, emphasising the generative power of urban life and emergent living structures. Where does the contemporary debate stand today?

Session 3: Inhabiting Beauty: Urban and Social Aspects of Environmental Aesthetic Quality

Coordinated by: Claudia Mattogno, Chair, Scientific Committee, BBL; Marichela Sepe, Coordinator GUD, Sapienza Università di Roma, Board of Directors, BBL

By focusing on the role of beauty in the design and experience of public spaces, the session will explore how elements such as form, materials, textures, and colours shape the way people perceive and interact with their surroundings. Participants are encouraged to consider how beauty can elevate the functionality of public spaces, fostering a sense of belonging and shared purpose while promoting active and inclusive engagement with urban life. Both theoretical and empirical contributions are welcomed.

Session 4: Beauty and Culture: Lifestyle, Building Types, Historical Towns and Vernacular Architecture

Coordinated by: W.w. Dīng, Nanjing University, ISUF, Director, Urban Design Dept for Historical and Cultural City Committee, Chinese Society of Urban Studies, Board of Directors, BBL; Jǐnxī Ch.n, Tsinghua University, Scientific Committee, BBL

Beauty and culture are inseparable in determining the aesthetic qualities of cities. There is no absolute beauty, and different cultures create the beauty of different cities. The aesthetic quality of historic centres, traditional and vernacular settlements, cases and methods of regeneration are discussed with a cosmopolitan attitude.

Session 5: Beauty and Liberty

Coordinated by: Stefano Cozzolino, Research Institute for Regional and Urban Development, Dortmund, Scientific Committee, BBL; Stefano Moroni, Politecnico di Milano, Board of Directors, BBL

Harmony and order are two conceptual pillars of beauty, often operationalised through stringent, highly prescriptive regulatory frameworks that can stifle individual design creativity and freedom. As observed by Marco Romano, among others, this approach can have significant negative repercussions. What should the role of regulation be?

In addition to the congress, the BBL week will feature exhibitions, films, and tours in historic sites of Viterbo and its surroundings.

Call for Abstracts and Projects

The congress welcomes both theoretical and design contributions focusing on the intersection of beauty and urban design. Participants will be selected based on the relevance of their contributions to:

  1. Evidence and relevance of the aesthetic intent
  2. Urban design scale and nature of  the inquiry or project.

Submission Guidelines

  • Deadline: March 31, 2025 (late submissions may be considered if space allows).
  • Submission Format:
    • A PDF proposal (max 100 words) in English, including the title and description of the presentation (theory or project) and up to 3 visual elements.
    • A short CV (max 100 words).
    • The proposal should indicate which session it aligns with.

Selection & Publication Process

  • April 14, 2025: Notification of acceptance (with possible revision requests).
  • May 19, 2025: Submission of a 1,000-word draft and a draft PowerPoint presentation (PDF format).
  • June 2, 2025: Final version of the conference presentation.
  • January 5, 2026: Final revised contributions for publication in the conference proceedings.

Participation:

  • Attendance is free and open to scholars and practitioners, both in person and online (registration required).
  • Active participation (presenting) is only available in person.

The congress seeks to encourage an interdisciplinary approach, welcoming contributions from aesthetics, urban morphology, phenomenology, experimental psychology, and design strategies that explicitly address urban beauty.

Download the Call for participation

March 17th, 2025

Il volume Nella scia della Calino: memorie del Silenzio (Guida Editori) di Giovanni Di Trapani, Ricercatore del Cnr Iriss, è il risultato di un’attenta ricerca storica che si muove tra documenti d’archivio, testimonianze orali e fonti indirette per ricostruire il destino della Calino, una nave il cui passato si intreccia con le grandi vicende del Novecento. Entrata in servizio nella primavera del 1940 con la società di navigazione Adriatica, il 10 ottobre 1940 la Calino viene requisita dalla Regia Marina a Venezia per essere impiegata come nave da trasporto di merci, rifornimenti e truppe. La Calino rappresentava l’ambizione fascista di modernizzare la flotta mercantile italiana, ma la guerra ne stravolse il destino, trasformandola da nave passeggeri a strumento militare.

Attraverso un’indagine che si sviluppa tra biblioteche, archivi navali e racconti familiari, il libro restituisce un quadro dettagliato della memoria storica legata agli uomini e alle donne che vissero l’esperienza della nave, spesso nell’ombra della Storia ufficiale.

Il volume si inserisce in una più ampia riflessione sul ruolo della memoria e della trasmissione del passato, adottando un approccio interdisciplinare che combina ricerca archivistica, analisi delle fonti e narrazione letteraria. L’autore conduce il lettore lungo un percorso che intreccia il vissuto personale con la ricostruzione storica, mettendo in luce le lacune della documentazione ufficiale e il valore delle fonti orali nel processo di riscoperta della verità storica.

La Calino diventa così simbolo di un’indagine che va oltre il dato materiale, per interrogarsi sul significato del silenzio, della dimenticanza e del recupero delle radici. Con un approccio rigoroso ma al tempo stesso narrativo, il libro dimostra come il passato possa emergere nei dettagli più inaspettati, nei racconti tramandati, nelle tracce lasciate nel paesaggio e nelle carte ingiallite del tempo.

Una lettura che si rivolge non solo agli appassionati di storia e ricerca documentaria, ma anche a chi si interroga sul rapporto tra memoria, identità e narrazione.

Eventi di presentazione

  • 9 marzo 2025: Presentazione con AIDDA, Complesso Monumentale Santa Maria la Nova, Napoli – h. 11.00
  • 13 marzo 2025: Presentazione con The International Propeller Port of Naples, Casa Ascione, Napoli – h. 17.30
  • 25 marzo 2025: Presentazione con Innerwheel, Circolo Marina Militare, Napoli – h. 17.30
  • 3 aprile 2025: Presentazione Incontri d’Autore, Museo del Mare, Napoli – h. 17.30
  • 10 aprile 2025: Conversazione “Nella scia della Calino: memorie del Silenzio”, Dino Morra Gallery, Napoli – h. 18.30

Per informazioni:
Giovanni Di Trapani
CNR – Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo
giovanni.ditrapani@cnr.it

Vedi anche:

March 6th, 2025

Le reti in conoscenza possono essere considerate come nuove istituzioni economiche per l’analisi dei contesti innovativi. Tali istituzioni avrebbero il ruolo di organizzare i processi di creazione e diffusione dei flussi di informazioni e conoscenze tra gli attori di un contesto produttivo. A partire da questo riconoscimento, una maggiore attenzione è stata rivolta alle tecniche per il disvelamento di queste reti, alle modalità per riconoscere, al loro interno, le densità corrispondenti ai poli più dinamici nel circuito di creazione e diffusione delle conoscenze.

Focalizzando l’attenzione sul contesto industriale della regione Campania, si può osservare quanto esso sia severamente esposto alle contraddizioni evidenziate dal cosiddetto paradosso dell’innovazione, ovvero da situazioni in cui al forte bisogno di innovazione, non corrisponde la pari capacità di assorbire le risorse pubbliche stanziate per ottenerla.

Allo scopo di dimostrare l’importanza strategica di una diagnostica effettuata con l’analisi di rete, in questo contesto, forniremo le evidenze emerse da alcune ricerche condotte tra il 2014 e il 2024 ed indirizzate ad effettuare analisi esplorative del potenziale innovativo della regione Campania. Si vedrà che, nei settori ad alta intensità di conoscenze, come il biotecnologico o anche nelle produzioni culturali e creative, le linee di dialogo tra gli attori disegneranno griglie di rete entro le quali sarà più agevole individuare il bisogno di innovazione.

Il presente policy brief intende segnalare l’importanza dell’analisi di rete con approccio strategico-evolutivo, per la definizione di politiche per l’innovazione efficaci, essendo capace di fornire uno sguardo completo sulle capacità innovative localizzate.

Come citare

Vittoria, M. P. (2025). Innovazione ed evoluzione regionale. Svelare le reti in conoscenza per riconoscere il potenziale innovativo localizzato (DSU Policy brief 11). CNR-Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio culturale. https://doi.org/10.36134/PBDSU-2025-11.

March 5th, 2025

Il progetto “’Benessere’ e ‘Non-Benessere’ a Napoli: lo sguardo della comunità. Costruzione di una mappa collaborativa” organizzato da Francesca Nocca, Martina Bosone, Manuel Orabona e Pasquale Galasso (Dipartimento di Architettura Unina, Associazione ARPSESS) ha un duplice obiettivo: costruire una mappa collaborativa della città di Napoli per scoprire i fattori che la comunità associa a condizioni di ‘benessere’ e ‘non-benessere’ nello spazio urbano (nonché quali elementi influenzano maggiormente la percezione di tali condizioni) e stimolare il dialogo tra diversi stakeholder sul tema della qualità della vita nella città di Napoli.
Partendo dalla definizione di Benessere Equo e Sostenibile (BES) dell’ISTAT, secondo cui il benessere è un concetto multidimensionale legato a 12 fattori (“domini”: Salute, Istruzione e Formazione, Lavoro e Conciliazione dei Tempi di Vita, Benessere Economico, Relazioni Sociali, Politica e Istituzioni, Sicurezza, Benessere Soggettivo, Paesaggio e Patrimonio Culturale, Ambiente, Innovazione, Ricerca e Creatività, Qualità dei servizi) che influenzano la percezione del benessere delle persone (e quindi la loro qualità della vita), il gruppo di ricerca intende esaminare questa tematica attraverso diversi strumenti e approcci che coinvolgono la comunità.

Il primo strumento di indagine utilizzato per la sperimentazione è quello della fotografia attraverso la quale la comunità è invitata a “catturare” luoghi urbani e scene di vita quotidiana che siano rappresentativi del ‘benessere’ e ‘non-benessere’ a Napoli. La fotografia è solo il primo degli strumenti che saranno utilizzati per l’indagine in quanto il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere un ventaglio di stakeholder sempre maggiore e diversificato. A tal fine, è stato lanciato un primo contest fotografico gestito attraverso uno strumento online che consente di geolocalizzare i dati e restituire una rappresentazione spaziale delle percezioni della comunità rispetto alle condizioni di ‘benessere’ e ‘non benessere’ nello spazio urbano. Le fotografie raccolte attraverso il contest saranno oggetto di un processo di valutazione finalizzato a fornire informazioni e dati utili alla conoscenza della città attraverso lo sguardo delle persone che la vivono. I dati e le informazioni dedotte e sistematizzate secondo una metodologia scientifica possono rappresentare un utile strumento di supporto all’elaborazione di strategie di sviluppo sostenibile per il miglioramento della qualità della vita delle persone e per facilitare il dialogo tra diverse categorie di stakeholder.

L’iniziativa ha avuto il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Napoli, del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica Alberto Calza Bini (Dipartimento di Architettura, Unina), dell’Associazione Flegrea PHOTO e dell’Associazione per la Ricerca e Promozione dello Sviluppo Equo, Sostenibile e Solidale (ARPSESS)

Per ulteriori informazioni consultare il link: https://linkbio.co/61015142IWooZ?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAAaZvQEQMkI68BLV-24lB3TCbfvXS1TpXPbUM3mDENxZJaqTz1_0YfSjJH7A_aem_JnV1QbosRp9SSsrXzclBxA

Per partecipare al contest: https://survey123.arcgis.com/share/bafd60a0364d46a1ae507b0d5fbb3fa7?fbclid=PAY2xjawIpaQpleHRuA2FlbQIxMAABpt5sKKi77eDKG3vfrFwY_vzE6-FG244K0ltpl8osnkLkFRlawdLI-dN1kg_aem_IkRKhWsclVO1PD9R-y2juQ

Tutti gli aggiornamenti sono disponibili anche sulla pagina instagram dedicata: @bes_comapping

February 25th, 2025

Next Page »