Pubblicato il numero 41/2021 di PORTUS, il magazine online di RETE: strategie e strumenti innovativi per la rigenerazione del sistema porto-città.
Il numero 41/2021 di PORTUS, rivista open access di RETE – Associazione Internazionale per la Collaborazione tra Porti e Città, si propone di approfondire il tema della relazione porto-città attraverso strategie, strumenti innovativi ed iniziative finalizzate alla rigenerazione del sistema città-porto, capaci di generare impatti significativi non solo sul piano ambientale, territoriale, economico ma anche sul piano sociale e culturale.
L’ultimo numero di PORTUS, disponibile sul sito della rivista, si apre con l’editoriale del Direttore, José Luis Estrada, che sottolinea la centralità della sostenibilità ambientale nelle strategie e politiche di sviluppo delle città porto. L’idea di sviluppo sostenibile nella sua triplice dimensione – ambientale, economica e sociale – si riflette, nella sua espressione più ampia, negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite (ONU). Il documento “Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development“ contiene 17 SDGs e 169 sfide che devono servire come piano d’azione per la comunità internazionale e i governi per promuovere la prosperità e il benessere comune nei prossimi anni. Sulla stessa linea si muove l’European Green Deal promosso dalla Commissione Europea: le idee contenute in questi documenti costituiscono un quadro di riferimento fondamentale e ambizioso, con cui i porti e le città dovrebbero allinearsi, e in particolare, i loro piani strategici e modelli di sviluppo integrato, adattandosi naturalmente ai contesti specifici, rispettando le peculiarità delle diverse realtà.
Il Report “The port-city ecosystem. Visions and tools for sustainable development”, coordinato da Barbara Bonciani, Assessora al porto, integrazione porto città, università e innovazione, relazioni internazionali presso il Comune di Livorno e membro del Comitato Scientifico di RETE, e Massimo Clemente, Direttore del CNR IRISS e del Comitato Scientifico dell’Associazione, approfondisce le riflessioni sviluppate nell’ambito del 33esimo seminario internazionale RETE, tenutosi a Livorno il 15-16 ottobre 2020. Il Report analizza le tematiche connesse alla sostenibilità ambientale dei porti che spaziano dalla riduzione delle esternalità inquinanti derivanti dal traffico marittimo e dall’attività portuale, alla normativa internazionale “Marpol”, alla sfida del LGN e dell’elettrico come alternativa sostenibile, fino ai vantaggi competitivi derivanti dagli investimenti in sostenibilità ambientale e alla sfida rappresentata dalla circular economy su cui fondare una nuova visione della portualità, competitiva, ecosostenibile e condivisa. Cresce, infatti, sempre più l’interesse delle città e delle comunità urbane nei processi di sviluppo sostenibile dei porti e di integrazione porto-città, in particolare nel contesto geografico euro mediterraneo, dove le città sono ubicate in posizione di prossimità rispetto ai porti e alle relative attività industriali e commerciali.
La sezione Portrait, coordinata da Fernando Puntigliano, Professore di Logistica presso l’Università Cattolica dell’Uruguay e membro del Comitato Scientifico di RETE, descrive la storia di Montevideo – capitale e porto principale dell’Uruguay – la struttura del suo entroterra, il suo indissolubile legame con il fiume Plata, e la sfida significativa nel rapporto città-porto legata all’attuazione del più grande programma di infrastrutture nella storia del porto di Montevideo lanciato nel 2005.
Come sempre, la rivista dedica ampio spazio a tematiche relative alla relazione porto-città in diverse aree geografiche (Sezione Focus), ad iniziative internazionali quali la Biennale di Architettura 2021 “How will we live together” dal 22 maggio al 21 novembre 2021 (Sezione Spotlight) e alla recensione di monografie (Sezione Review) tra cui segnaliamo l’intervista a Beatrice Moretti, Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova, autrice di “Beyond the Port City. The Condition of Portuality and the Threshold Concept”, a cura di Benedetta Ettorre già tirocinante presso il CNR IRISS.
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