Il 9 dicembre il CNR-IRISS ha ospitato un seminario dal titolo “Communities and International Heritage Law. Do They have a Role in International Law-Making?”
Il 9 dicembre 2020 si è tenuto un webinar dal titolo “Communities and International Heritage Law. Do They have a Role in International Law-Making?“ con l’intervento del dr Lucas Lixinski, professore dell’Università del New South Wales (Sydney), e autore del volume “International Heritage Law for Communities”.
Il seminario, organizzato in collaborazione con il Dottorato di Ricerca in ‘Diritto dell’Economia’ dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ha fornito l’occasione, per i numerosi partecipanti, per confrontarsi sul tema del rapporto tra il ‘patrimonio culturale’ e quanti, a vario titolo, sono chiamati a collaborare per la sua gestione, con particolare attenzione all’attuazione delle norme internazionali vigenti in materia di heritage.
Il punto di partenza è stato proprio il capire come tale ‘patrimonio’ non vada inteso non solo come eredità del passato, da proteggere e affidare alle generazioni future, ma anche come un gruppo di ‘diritti culturali’ in capo alle comunità locali. Il prof. Lixinski ha evidenziato come le differenti categorie ora riconosciute di ‘patrimonio’ – ad es. materiale, immateriale – servano ad aiutare a leggere le società locali in mutamento ha un approccio dinamico al ruolo che tutti i soggetti chiamati all’attuazione delle norme, in massima parte convenzionali, debbano svolgere per garantire una governance globale permette di cogliere più chiaramente le peculiarità dell’azione soprattutto dei soggetti non statali, i quali, al di là della mera consultazione sulle modalità di management del patrimonio culturale, sono chiamati a ricoprire funzioni di partecipazione attiva nelle scelte delle politiche pubbliche riguardanti l’eredità culturale.
Uno spazio della relazione è stato dedicato ai lavori in tema di ‘Participation in global heritage governance’ che l’International Law Association ha avviato nel 2018.
Il dibattito seguito all’intervento principale ha messo in luce le difficoltà legate alla realizzazione di una governance partecipata del patrimonio culturale, per realizzare la piena valorizzazione di tutte le peculiarità di cui i componenti delle comunità sono portatori.